Kid Cudi – Man On The Moon II: The Legend Of Mr. Rager
Provocatoriamente, voglio subito dire che questo disco di Rap scarsino è al tempo stesso un disco di godibilissima musica che mi ha spiazzato in più di un’occasione, soprattutto alla luce della patina club del suo immediato predecessore (“Man On The Moon: The End Of Day”, l’esordio di Kid Cudi reso celebre in Italia e nel mondo dai nostri Crookers per il remix di “Day N Nite”). Il punto è che i soldini spesi per realizzare “Man On The Moon II: The Legend Of Mr. Rager” sono stati un investimento particolarmente oculato: dalle partecipazioni verosimilmente retribuite in maniera più che cospicua (fatto, questo, che non mi causa alcuna indignazione, dal momento che se si fa una cosa a livello professionale è giusto ottenerne un tornaconto – e non dovremmo neppure stare a sottolinearlo), agli elementi orchestrali generosamente elargiti, passando per tanti piccoli particolari come i singoli suoni di batteria (è vero, quasi sempre suonano molto sintetiche, ma hanno davvero un certo impatto; si prendano ad esempio tracce come “Ashin’ Kusher”, un brano con reminiscenze old school dalle drum potentissime), è evidente come la ricerca del sound migliore sia stata assolutamente vincente.
Il Rap, invece, è per lo più assente, ma affiora in alcune tracce senza lasciare particolarmente il segno (specie se si tratta di Kanye West nella meno che accessoria “Erase Me”), dando tuttavia ottimi segnali di ripresa nell’ipnotica “The End” (complimenti, se il livello si mantenesse tutto su questi standard sarebbe quasi un bel disco Hip-Hop!); meno buono di quanto ci si possa aspettare il pezzo in compagnia di St. Vincent e Cage, nonostante il beat sia (appunto) ottimo. Il dato positivo di “The Legend Of Mr. Rager” è la volontà di non riproporre a mo’ di copia-e-incolla le sonorità del progetto precedente, tentando davvero di spaziare e spiazzare proponendo un’uscita che più volte si presenta come un vero e proprio ibrido tra più generi, tanto che – ripeto – la qualità del suono resta l’attrattiva principale di tutto l’album (il lavoro in studio è degno dei migliori dischi di Madonna; e lo intendo come un complimento). Fidatevi: non vi farà ribaltare per le barre chiuse con incastri fuori dall’ordinario, vero, ma se cercate qualcosa che vi tenga compagnia e vi permetta di meravigliarvi della sua fattura complessiva avete trovato ciò che fa per voi, perciò invito tutti i presunti integralisti a soffermarsi sugli aspetti positivi della seconda prova firmata Cudi, dato che viviamo un’era in cui la fruizione di un prodotto discografico deve per forza di cose essere diversa rispetto al passato, contemplando aspetti che vanno oltre il mero saper rappare o scrivere bei testi (a proposito, anche su quello il signor Kid Cudi non è esattamente un king, questo va detto).
La questione non è più plastica o non plastica, bensì plastica fatta bene o plastica fatta male.
Tracklist
Kid Cudi – Man On The Moon II: The Legend Of Mr. Rager (Universal Motown 2010)
- Scott Mescudi Vs. The World [Feat. Cee-Lo]
- Revofev
- Don’t Play This Song [Feat. Mary J. Blige]
- We Aite (Wake Your Mind Up)
- Marijuana
- Mojo So Dope
- Ashin’ Kusher
- Erase Me [Feat. Kanye West]
- Wild’n Cuz I’m Young
- The Mood
- Maniac [Feat. Cage and St. Vincent]
- Mr. Rager
- These Worries [Feat. Mary J. Blige]
- The End [Feat. GLC, Chip Tha Ripper and Nicole Wray]
- All Along
- Ghost!
- Trapped In My Mind
Beatz
- Emile Haynie: 1, 3, 4, 10, 12, 13, 15, 16
- Plain Pat: 2, 9
- Dot Da Genius: 5, 17
- Manny Marroquin: 6
- Chuck Inglish: 7
- Jim Jonsin: 8
- Anthony Kilhoffer: 11
- Blended Babies: 14
Jonathan
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