Kill The Vultures – Ecce Beast
Alla fine sono rimasti in due. Forse Advizer e Nomi, magari ancora legati al ricordo Oddjobs, non hanno creduto fino in fondo al progetto Kill The Vultures, decidendo così di abbandonare il gruppo alla sua terza uscita ufficiale lasciando il marchio Ammazza Gli Avvoltoi nelle mani di Alexei Moon Casselle e Stephen Lewis aka Crescent Moon e Anatomy aka mc e produttore. Dopo due dischi intelligenti e intensi come “Kill The Vultures“ e “The Careless Flame“, “Ecce Beast“ rappresenta un po’ la consacrazione di questa oscura formazione di Minneapolis che abbiamo avuto il piacere di osservare da vicino su “Doublethinkers” dei Delitto Perfetto (vedi “Hunting season”).
I Kill The Vultures si ripresentano sempre di più come un gruppo trasversale che mette d’accordo diverse scuole di pensiero musicali alla maniera dei Dälek o di Mike Ladd e che risulta addirittura più apprezzato fuori dal circuito Hip-Hop. Ma all’Hip-Hop i KTV ci sono decisamente incollati; “Ecce Beast“ è Hip-Hop scheletrico, minimalista, scarno, essenziale, rude e quanti altri sinonimi volete trovarci, l’atmosfera generale è fumosa e decisamente Jazz, a tratti forse troppo decostruita, a tratti forse monotona, ma quanto mai azzeccata per gli sleghi mentali di Crescent Moon, quanto mai concentrato sulla scansione delle parole, voglioso di farsi comprendere pur sapendo che non sarà facile. Un Michael Franti del nuovo millennio, un degno avversario di Will Brooks (nonché metà del gruppo folk Roma Di Luna assieme alla moglie Channy) che scruta con occhio vitreo dalla sua finestra una città che opprime e collassa sotto il suo stesso peso.
Difficile entrare in “Ecce Beast“ come degli ascoltatori spensierati, il rischio è quello di voler scappare appena avvertiti i tetri violini di “The Big Sleep“ che seguono gli intrecci di contrabbasso e sax di “14th St. Ritual“. Ma bisogna addentrarcisi, lasciarsi ipnotizzare dalla chitarra acquatica di “Walk On Water”, dall’andamento Blues e dal flow cadenzato di Moon in “Rock Bottomless“, dal Jazz puro di “Crowfeathers“, dal ritmo scomposto di “Heath Of The Night”. “Ecce Beast“ è il passato chiuso nel cassetto finalmente liberatosi per zittire chi troppo spesso abusa della parola innovazione nei contesti sbagliati.
Date una chance ai Kill The Vultures e, se proprio non riuscite a entrarci dentro, semplicemente rinunciate. Davvero.
Tracklist
Kill The Vultures – Ecce Beast (KTV 2009)
- 14th St. Ritual
- The Big Sleep
- Spare Parts
- Walk On Water
- Rock Bottomless
- Cherish My Disease
- Crowfeathers
- Searchlights & Suspects
- Heat Of The Night
- Burnt Offering
Beatz
All tracks produced by Anatomy
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