La Only Smoke Crew accusata di “inneggiamento all’uso di marijuana”

Anno 2023: mentre nel resto del mondo l’uso di marijuana e suoi derivati viene progressivamente depenalizzato, in Italia viene ancora considerato reato. In alcuni casi, a quanto pare, anche quando si parla di marijuana light, cioè contenente una quantità blanda di THC. E così accade che, a seguito di un concerto, alla crew cilentana Only Smoke Crew venga dato il divieto di rientro nel Comune di Valle dell’Angelo (SA) per un anno, causa “inneggiamento all’uso di marijuana”. I tre (Aldo Matrone, Gerardo Chiavazzo e Cosimo Panico, ovvero The Sniper, Crazy Han/Novanta e Skiaffone), a seguito di uno show nel quale mostravano uno spinello gonfiabile e regalavano al pubblico bustine contenenti della carta velina verde, sono stati identificati come “soggetti socialmente pericolosi” a seguito del sequestro di una delle bustine. Di seguito, la missiva scritta dagli stessi.

Ciao a tutti: siamo la Only Smoke Crew. Facciamo Rap da molti anni e siamo cilentani. Ci è accaduta una cosa alquanto strana che intendiamo segnalare. Il giorno 29 aprile siamo stati ospiti al VdA, un festival musicale, patrocinato dal comune di Valle dell’Angelo, in provincia di Salerno. Come tutte le altre band, abbiamo preparato un’esibizione live di circa 20 minuti cui all’interno erano presenti i brani “Fatti dei fatti” e “Welcome to my paradise”. Entrambi sono stati eseguiti accompagnandoci con delle scenette, così come è nostro solito fare, tra il comico e il teatrale. Nel primo brano con presenti tre personaggi: un pusher, un goffo acquirente e un poliziotto; la scenetta si conclude con loro che finiscono per fare pace; durante questa parte di show, abbiamo inoltre regalato al pubblico delle bustine di cellophane con all’interno un nostro adesivo col logo, un QR code che riconduce ai nostri social e della carta velina verde che serviva a fare scena, a emulare della marijuana. Nel secondo brano, invece, si brandiva un gadget gentilmente datoci dal nostro grow shop di Capaccio: uno spinello gigante gonfiabile, prodotto da un noto marchio di marijuana light. Finita l’esibizione, veniamo chiamati a parlare con il Maresciallo dei Carabinieri di Valle dell’Angelo, che nel frattempo aveva requisito una delle bustine prendendo i nostri nominativi e controllando i nostri documenti d’identità. Qualche settimana dopo, ci arriva una comunicazione dalla caserma di Piaggine (SA) che ci intima di presentarci lì. Andiamo col nostro legale e ci riconsegnano la bustina con una carta del tribunale di Vallo della Lucania che dice che è stato effettuato il dissequestro poiché non c’è alcun reato. Il giorno 6 giugno, ci viene però data una seconda carta, questa volta dalla questura di Salerno, secondo cui, per i fatti elencati, venendo identificati come “soggetti socialmente pericolosi”, ci è fatto divieto di rientro nel Comune di Valle dell’Angelo per un anno, pena da 1 a 6 mesi di arresto. Allo stato attuale abbiamo presentato ricorso, ma nonostante le due comunicazioni si invalidino tra loro, questo ci è stato rigettato in data 03/10/2023. Noi rimaniamo basiti, anche perché riteniamo che si sia calcata la mano e si sia creato un caso di censura evidente.