Lupe Fiasco – Lupe Fiasco’s The Cool
Il secondo lavoro di Lupe Fiasco propone, pur essendo un progetto rivolto al mainstream, una serie di elementi positivi quali fantasia, riflessione e consapevolezza. “The Cool” è difatti un disco molto maturo se confrontato con la pochezza di argomenti che continua a caratterizzare l’Hip-Hop, in quanto cerca a suo modo di dare la sveglia nei confronti di quel materialismo che ci attacca tutti i giorni, che ci costringe a ragionare da automi; è una coscienziosa disamina che scoperchia quei problemi di cui si preferisce non parlare, tocca temi sconosciuti ai rapper da club, continuando a sottolineare il fallimento del sogno americano (o mondiale?) e tutte le sue tristi conseguenze.
La positiva coscienza di Lupe è il primo aspetto che si nota una volta recepiti i testi, lo si sta a sentire con attenzione sia che parli di immigrazione e bambini-killer piuttosto che di skate e manga, riesce dunque a frenare la possibilità di essere onnipotente (chiodo fisso di troppe superstar di oggi) invitando a profonde riflessioni su temi che sconfinano al di fuori del suo territorio d’origine. Per Lupe non conta solo apparire, il suo talento nel rappare non è gettato al vento: sono presenti storie morali, qui impersonate dai personaggi The Game e The Street, rappresentanti del Diavolo tentatore e che portano fuori strada The Cool, nato nell’album precedente e qui tornato in “The Coolest” nel dilemma che separa l’amore dal potere. Per non parlare di scenari apocalittici dirette conseguenze delle mancanze di oggi (“Streets On Fire”), tristi piaghe sociali che nessuno sembra riuscire a sconfiggere (“Little Weapon”), infine racconti di vite vissute chissà da quanti altri ragazzi, portati in salvo da un minimo comune denominatore (“Hip-Hop Saved My Life”).
A tracciare le linee di tutte queste avventure, passa un flow creativo e versatile, che trova il suo momento di autoesaltazione in quella “Go Go Gadget Flow” che è un omaggio a Chicago e ai suoi artisti, nella quale i richiami a Twista non sono certo casuali. Le produzioni sono (qualche volta troppo) pulite e lineari, loop e suoni veri trovano una valida commistione soprattutto nei lavori di Soundtrakk, responsabile tra le altre di “Dumb It Down”, “Gotta Eat” e “Intruder Alert” (da apprezzare per il testo a triplo senso), ovvero i tre brani migliori in assoluto. Le atmosfere, in certi frangenti, si spingono persino fino al Rock, con gradevoli risultati – basti sentire il delirio di “Hello/Goodbye” per averne la conferma.
Vista l’intelligenza dimostrata dal protagonista, ci sarebbe piaciuta un’intesa radiofonica meno facile per tracce come “Superstar” e “Hi-Definition” (che ospita uno Snoop assolutamente scialbo), o un ritornello più accattivante per “Paris, Tokyo”, terzetto che rappresenta la parte più commerciale del progetto e che fa in parte passare “The Cool” tra il novero dei dischi fatti un po’ troppo per il grande pubblico patinato, nonostante il notevole carico di sostanza e acume che si porta appresso.
Tracklist
Lupe Fiasco – Lupe Fiasco’s The Cool (Atlantic Records 2007)
- Baba Says Cool For Thought
- Free Chilly [Feat. GemStones and Sarah Green]
- Go Go Gadget Flow
- The Coolest
- Superstar [Feat. Matthew Santos]
- Paris, Tokyo
- Hi-Definition [Feat. Snoop Dogg and Pooh Bear]
- Gold Watch
- Hip-Hop Saved My Life [Feat. Nikki Jean]
- Intruder Alert [Feat. Sarah Green]
- Streets On Fire
- Little Weapon [Feat. Bishop G and Nikki Jean]
- Gotta Eat
- Dumb It Down [Feat. GemStones and Graham Burris]
- Hello/Goodbye (Uncool)
- The Die [Feat. GemStones]
- Put You On Game
- Fighters [Feat. Matthew Santos]
- Go Baby [Feat. GemStones]
Beatz
- Soundtrakk: 3, 5, 6, 9, 10, 13, 14, 16, 19
- Chris Paultrie and Derrick Braxton: 4, 8, 11
- Alshux: 7
- Patrick Stump: 12
- Chris Goss, Lupe Fiasco and UNKLE: 15
- Simonsayz: 17
- Le Messie: 18
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