Madchild – Switched On

Voto: 3,5

Ennesima uscita per il rapper canadese membro degli Swollen Members, a un anno dal precedente “Lawn Mower Man” e con un positivo intermezzo, “Brand New Day”, assieme al compagno Rob The Viking. Per chi non lo conoscesse ancora, il piccolo nano, come si definisce lui stesso, biondo e tutto tatuato, ha avuto una vita piena di esperienze, diciamo così: dai problemi con la giustizia agli abusi di droga, tutto ha contribuito a formare ciò che possiamo pure considerare un pilastro del Rap underground. “Switched On” è a metà tra un EP e un disco vero e proprio, vista la sua lunghezza e l’uscita delle numerose bonus track che portano la tracklist complessiva fino a un totale di diciannove episodi. Per le produzioni si va sul sicuro, avvalendosi dei soliti C-Lance, Aspect e Rob The Viking: ciò da una certa solidità al tutto, senza tuttavia offrire qualcosa di davvero nuovo all’mc. Insomma, il famigerato, potente e cinico Madchild, splendidamente spontaneo e genuino nelle liriche.

A livello tecnico, Mad non ha piu nulla da dimostrare e difatti al micro risulta ancora una volta ineccepibile, stendendo metriche alla perfezione sui soliti beat hardcore/psichedelici, se non schizofrenici. Risulta proprio questo, in effetti, l’unico punto debole di “Switched On”, visto che spesso le basi sono quasi intercambiabili tra loro, vedi “Iran”, “Hellbound” o “Act My Age”, mentre gl’intermezzi per così dire più soft, penso a “On One”, non convincono del tutto. Anche a livello testuale, nulla che non si sia mai sentito dal rapper canadese: le barre sono sempre molto influenzate dal suo tribolato vissuto, ma trattate con una geniale abilità lirica, alternando momenti di serietà a episodi nei quali viene usato un registro pù ironico e scherzoso.

Difficile infatti capire, quando ci si trova davanti un elemento del genere, dove cominci il signor Shane, quello del mondo reale, e dove finisca Madchild, l’mc che ne spara di tutti i tipi. Interessante, a questo proposito, l’accostamento a Tom Cruise nel brano che ne porta il nome e nel quale Madchild sfoga, assieme alla titletrack, tutta la sua potenza con la giusta dose di autoreferenzialità; piacevole, poi, anche la produzione di “Blitzkrieg”, con la batteria che trasmette energia prettamente hardcore su un sample estratto da “Batman”. Più di così, non saprei dire quale traccia preferisco e quale proprio mi viene da skippare durante l’ascolto, concludendone che si tratta di un buon lavoro che tuttavia scivola via con troppa facilità, mancando dei necessari alti e bassi.

I fan di Madchild non ne rimarrano per nulla delusi, anzi avranno tra le mani un progetto di qualità adeguata; per tutti gli altri è l’occasione giusta per calarsi nel complesso mondo di uno dei più controversi mc’s di sempre, con l’augurio di non rimanerci sotto… In una parola? Mad(child)!

Tracklist

Madchild – Switched On (Battle Axe Records 2014)

  1. White Knuckles
  2. Amadeus
  3. Switched On
  4. Iran
  5. Never Die
  6. Hellbound
  7. Tom Cruise
  8. On One [Feat. Sophia Danai]
  9. Blitzkrieg
  10. Act My Age
  11. Black Belt (Bonus Track)
  12. Drugs In My Pocket (Bonus Track)
  13. Gremlin (Bonus Track)
  14. Tiger Blood (Bonus Track)
  15. Broken Mirror (Bonus Track)
  16. Out Of My Head (Bonus Track)
  17. Under A Spell (Bonus Track)
  18. Fuck Madchild (OG Mix) (Bonus Track)
  19. Good Crazy (Bonus Track)

Beatz

  • Rob The Viking: 1, 3, 9, 15
  • C-Lance: 2, 4, 6, 10
  • Aspect: 5, 7, 11, 12, 13, 14, 16, 18, 19
  • Chin Injeti: 8
  • The Community Music Group: 17
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Paolo HCM

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