Mirko Miro – Semplice

Con tre dischi negli ultimi tre anni (“FM95100”, “Leggende metropolitane” assieme a Dj Skizo, ora “Semplice”), senza contare i più lontani “Tutto va via” (2005) e “Musica & suoni” (2008), la carriera del catanese Mirko Miro s’impone come una tra le più fitte nel panorama underground italiano; carriera che, tra l’altro, nel tempo ha rinnovato più di un sodalizio, trovando proprio in questo continuo scambio un forte motivo di crescita – artistica e non. Comincio da qui perché se Mirko nel comunicato stampa che accompagna l’uscita di “Semplice” (titolo programmatico già di per sé) ci tiene a ribadire che tutti coloro che hanno collaborato con me hanno lasciato nel mio bagaglio personale qualcosa di veramente importante anche al di fuori della musica; grandissime persone davvero, si capisce subito quanto sia importante considerare la sua musica come il prodotto di un percorso costellato di incontri, amicizie ed esperienze dall’elevato contenuto formativo.

Ed è appunto questo ciò che l’album intende offrire, storie vere o verosimili, sogni (andate a leggere come si chiamano la sesta e la tredicesima traccia), sentimenti genuini e riflessioni, guarda un po’, semplici, il tutto, se non a bassa voce, con modi composti e parole soppesate fino in fondo, assecondando un profilo caratteriale animato da ottimismo e sincerità. Più delivery, quindi, che tecnica in senso stretto, Mirko Miro non è l’mc che vi stende dal palco a suon di extrabeat e acrobazie liriche, è la voce che vi tiene compagnia quando siete in giro nascosti da un paio di auricolari, è il pezzo che riuscite davvero a sentire vostro (ecco, una collaborazione che mi spiace non sia stata ripetuta è quella con SimpleMinded e Franco Negré di “E’ un bene”), è l’Hip-Hop che riconosce l’importanza delle proprie radici.

La titletrack (<<descrivo ciò che vedono i miei occhi e ciò che provoca emozioni/quello che m’ammazza dentro ed ha un sorriso fuori>>), con Paura nel refrain, assesta immediatamente gli equilibri del disco, puntuale nella scelta del mood e del sound così come nei preziosi contributi al microfono. Mi piacciono, ad esempio, l’apparente leggerezza di “Semplice confusione”, con l’mc che si canticchia di gusto anche il ritornello, il beat super Funk di “Punti fermi” (produce Manueli), quello jazzato di “Lasciami sognare” (<<di fuori gli occhi sono spenti ed i sorrisi un lusso/io ho scelto carta per combattere forbice e sasso>>), la malinconia di “Ciao”, il sarcasmo di “Un limite non esiste” e l’atmosfera notturna di “Luna”. E se a mancare è il brano che sconquassa l’impianto, pazienza: per quello è necessario rivolgersi altrove, dovreste saperlo.

In breve, “Semplice” è un progetto coerente, adulto, solido nella gran parte dei suoi quasi cinquanta minuti di durata; azzardando potrei dire che, complessivamente, si tratta della prova migliore (ad oggi) di Mirko, perché la formula adottata è grosso modo sempre la stessa, ma è pur vero che addosso gli stia a pennello.

Tracklist

Mirko Miro – Semplice (Audioplate Records/Pulp Ent. 2013)

  1. Semplice [Feat. Paura]
  2. L’oro non luccica
  3. Semplice confusione
  4. Punti fermi [Feat. Kiave]
  5. Se sarà domani
  6. Lasciami sognare
  7. Ciao [Feat. Sir Donuts]
  8. Countdown
  9. Che tempo che fa
  10. Verità
  11. Tempo da perdere [Feat. MadBuddy e Hyst]
  12. Un limite non esiste
  13. La bottega dei sogni [Feat. Ghemon]
  14. Vola
  15. Luna [Feat. Vaitea]

Beatz

  • Rico: 1, 2, 5, 10, 11, 13, 15
  • Proybeatz: 3, 6
  • Manueli: 4
  • Sir Donuts: 7
  • OLuWong: 8
  • Breko: 9
  • Stokka: 12
  • Bargeman: 14

Scratch

  • Dj Tommyboy: 4
  • Don Plemo: 5
  • Dj Uncino: 8
  • Dj Nome: 9
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