Mos Def – True Magic
Dopo “Black On Both Sides”, capolavoro indiscusso dell’Hip-Hop antecedente al nuovo millennio, Mos Def ha metodicamente spiazzato le attese dei suoi tanti fan. Prima con “The New Danger”, album dalle pesanti inflessioni Rock che ha ricevuto opinioni talmente discordanti tra loro da renderne impossibile una chiave di lettura unitaria, poi con “True Magic”, potenziale ritorno alle origini in una veste però decisamente spoglia, visto che il disco si presenta in una confezione priva di booklet, crediti e copertina (sembra che nei prossimi mesi verrà messa in commercio una versione meno trasparente del disco, ma la Geffen non si è ancora espressa al riguardo).
L’aspetto esteticamente incompleto del prodotto incarna purtroppo l’essenza stessa di “True Magic”, a spiccare non è infatti il talento lirico di Dante Smith (presente, seppure a sprazzi), bensì l’inadeguatezza lampante della produzione musicale, l’affrettata rifinitura delle tracce e, non ultima, l’assenza per nulla casuale di featuring. Alla sua terza uscita solista, Mos Def perde di vista l’ispirazione e si lascia guidare dall’incedere pericolosamente soporifero di Dj Epik e Mark Knoxx, Minnesota, Abdul Rahman e Neptunes (irriconoscibili!); i pochi episodi complessivamente riusciti sono “Undeniable”, ad opera di tale Rich Harrison, “U R The One”, “Crime & Medicine”, che riprende lo stesso sample di “Liquid Swords”, “There Is A Way”, “Fake Bonanza” e soprattutto “Sun, Moon, Stars”, tutte e tre prodotte da Preservation.
E’ pur vero che, come dicevamo sopra, il rapper di Brooklyn riesce comunque a dare libero sfogo alle proprie abilità, mostrandosi particolarmente attento a tematiche di carattere politico (“Crime & Medicine”, “Fake Bonanza” e la matura riflessione di “Dollar Day” sull’uragano Katrina, nella quale c’è spazio anche per un diss ai danni di Bono) e sociale (“Murder Of A Teenage Life”), conservando, a dispetto degli argomenti trattati, perfino un’inattesa esplosione di positività (“There Is A Way”). Ciononostante, il bilancio resta critico: spiace dirlo, ma da un mc come Mos Def sarebbe lecito aspettarsi un disco da tenere in play per intero, senza bisogno di saltare da un pezzo all’altro. E invece è proprio a questo che si riduce “True Magic”: cinquantatré minuti di musica da ascoltare solo per metà e senza particolari slanci di entusiasmo.
Tracklist
Mos Def – True Magic (Geffen Records 2007)
- True Magic
- Undeniable
- U R The One
- Thug Is A Drug
- Crime & Medicine
- A Ha
- Dollar Day
- Napoleon Dynamite
- There Is A Way
- Sun, Moon, Stars
- Murder Of A Teenage Life
- Fake Bonanza
- Perfect Timing
- Lifetime
Beatz
- Dj Epik and Mark Knoxx: 1
- Rich Harrison: 2
- Minnesota: 3, 4, 6
- Mos Def: 5, 13
- Abdul Rahman: 7
- Preservation: 8, 9, 10, 12, 14
- The Neptunes: 11
Bra
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