Nas – Untitled
Prendete una qualsiasi pseudo-graduatoria dei migliori dieci mc’s di sempre e provate a cercare il nome Nasir Bin Olu Dara Jones: vi assicuro che lo troverete in ognuna di queste. Eppure, essere uno dei migliori può non bastare, come dimostrano limpidamente “Nastradamus” (in passato) e “Untitled” (oggi). Col rischio di ripetere fatti già noti, Nas sembra scegliere i suoi beat al buio, pescando a tentoni e accontentandosi di tutto quello che gli capita a tiro; errore che, bisogna dirlo, il suo eterno rivale Jay-Z raramente commette (che c’entra Mr. Carter? Niente, la battaglia Nas l’ha vinta fin da principio, però almeno Jay ha capito come accaparrarsi un consenso commerciale più ampio).
E allora, domande: Premier non si scomoderebbe volentieri? Pete Rock e Large Professor hanno cancellato il numero di Nas dalle rispettive rubriche telefoniche? Kanye West era troppo impegnato in quella schifezza di “808s & Heartbreak”? E Q-Tip, Havoc, L.E.S., Alchemist o Buckwild, coi quali il nostro aveva già trovato una buona sintonia? Dei tanti papabili, abbiamo solo Salaam Remi, che disgraziatamente riprende ancora una volta “Message From A Blackman” suscitando inevitabili déjà vu; il resto della combriccola comprende il giovane Jay Electronica (ecco, con un po’ di coraggio gli si poteva concedere qualcosa in più di una mezza introduzione), tali Dustin Moore e J. Myers (scandisco: pes-si-mi), Cool & Dre (idem), Polow Da Don (non rientra tra le mie preferenze, ma quantomeno si respira tutt’altra energia), Stargate (discreti, ma c’era proprio bisogno di scomodare dei norvegesi?), Stic.Man (su tre strumentali azzecca le prime due; non siamo comunque ai livelli di “Lets Get Free”), Mark Batson (non ve lo commento neppure), Dj Toomp, Mark Ronson (entrambi nella media), Eric Hudson (lui offre uno dei beat più belli e Nas lo spreca per una strofa di quaranta secondi – questo si chiama masochismo), infine Dj Green Lantern (senza lodi né infamie), noto ai più per i numerosi mixtape – tra i quali appunto “The Nigger Tape” – e di recente al fianco di Immortal Technique.
Insomma, se Nas era alla ricerca di un pastrocchio disorganico, sciatto e vagamente Pop, missione compiuta. Quasi per magia, il discorso dovrebbe ribaltarsi passando a esaminare il comparto lirico di “Untitled”, le qualità liriche dell’mc infatti non si discutono e le tematiche prevalentemente a carattere politico e sociale sono senz’altro nelle sue corde. A brillare, tuttavia, sono solo gli episodi più concreti, ovvero “Queens Get The Money”, “Hero”, “America” (in quanto a contenuti è il pezzo più interessante), “Sly Fox” (duro attacco contro Fox TV), “N.I.G.G.E.R.”, la yeswecaniana “Black President” e “Fried Chicken” (i toni sono più leggeri, ma la collaborazione con Busta Rhymes è efficace); al contrario, le tracce rimanenti scorrono via pressoché inosservate.
Se Nasir Jones riteneva di poter resuscitare l’Hip-Hop con “Untitled”, sbagliava.
Tracklist
Nas – Untitled (Def Jam Recordings/Columbia Records/The Jones Experience 2008)
- Queens Get The Money
- You Can’t Stop Us Now [Feat. Eban Brown and The Last Poets]
- Breathe
- Make The World Go Round [Feat. Chris Brown and The Game]
- Hero [Feat. Keri Hilson]
- America [Feat. Flo Simpson]
- Sly Fox
- Testify
- N.I.G.G.E.R. (The Slave & The Master)
- Untitled
- Fried Chicken [Feat. Busta Rhymes]
- Project Roach [Feat. The Last Poets]
- Y’all My Niggas
- We’re Not Alone [Feat. Mykel]
- Black President [Feat. Johnny Polygon]
Beatz
- Jay Electronica: 1
- Salaam Remi: 2
- Dustin Moore and J. Myers: 3
- Cool & Dre and The Game: 4
- Polow Da Don: 5
- Stargate: 6
- Stic.Man: 7, 10, 14
- Mark Batson: 8
- Dj Toomp: 9
- Mark Ronson: 11
- Eric Hudson: 12
- J. Myers: 13
- Dj Green Lantern: 15
Bra
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