N*E*R*D – Nothing
Bello il Crossover? Sì, no, forse. Per cominciare, un disco (interamente) Crossover è un’operazione delicata e per evitare esiti ambigui bisogna sapere il fatto proprio; Pharrell e soci, da questo punto di vista, non lasciano dubbi. Col nome Neptunes hanno offerto produzioni valide a diversi grossi nomi dalla seconda metà degli anni novanta a oggi, basti citare Jay-Z e Puff Daddy. Nel 2001, dopo aver acquisito un terzo membro, arriva l’idea di mettersi in proprio ed esce “In Search Of…”. Qualcuno ricorderà il bel singolo “Rock Star”, base sincopata e piena di energia offerta al cantato di Pharrell, tappeto perfetto per creare un pezzo originale nonché easy. Il video è girato in una palestra dove cheerleader, giocatori di basket e altri personaggi classici del mondo liceale americano si dimenano e fanno festa. Il più scatenato di tutti, ovviamente, è il nerd in canottiera. Passano gli anni ed escono altri due album: “Fly Or Die” del 2004, col singolo di punta “She Wants To Move”, e “Seeing Sounds” del 2008.
A questo curriculum di tutto rispetto si affianca un’immagine allegra e colorata, costruita in modo certosino per piacere in particolare alla teenager d’oltreoceano. Un’immagine poco matura, sì, ma chi se ne frega. Parliamo di musica piuttosto. Ho sempre apprezzato il Crossover, che sia un incrocio tra Hip-Hop e Drum’n’Bass, come nelle collaborazioni tra Roni Size e Method Man, che si tratti di usare chitarre elettriche in stile Metal come i Cypress Hill nei loro live, che sia cercare nuove frontiere andando a pescare la Dance europea – della quale il mercato americano è alquanto digiuno – come ultimamente ha fatto P. Diddy. In ogni caso, ci si appoggia sempre a un genere preciso. I N*E*R*D preferiscono invece una specie di minestrone. Il Rock di “Help Me”, i sintetizzatori anni ottanta di “Hypnotize U” (usciti direttamente dalle mani dei Daft Punk), il Pop vintage di “Victory”; tutto ciò si sussegue senza mai insistere in una direzione precisa.
E’ il modo buono per ottenere un prodotto superficiale, che sembra di continuo già sentito. E in effetti negli album passati, più che cercare contaminazioni con determinati generi diversi, si sperimentava un Hip-Hop strumentale ed energico. In “Nothing” il concetto si è tramutato in una specie di megapanoramica di tutta la musica degli ultimi quarant’anni rivisitata in stile N*E*R*D. Se vi sembra troppo, basta andare a cercare qualche analogia: c’è “Five To One” dei Doors (“Help Me”), “Sunrise” dei Simply Red (“I’ve Seen The Light”) e “Fly Away” di Lenny Kravitz (“I Wanna Jam”). Quest’ultima la trovate solo nell’edizione di lusso, perché la versione base si ferma a dieci tracce; dite che sono poche? Vi do ragione.
In conclusione, “Nothing” è un disco spensierato e che sa di estate, questo sì… Ma ce n’era davvero bisogno? L’obiezione, va detto, potrebbe essere che il trio ricerca volutamente (e ogni volta) la parodia, la citazione. Del resto, la qualità nella composizione non manca e specialmente la scelta dei suoni viene realizzata a dir poco con maestria, bisogna dargliene atto. Ma, sinceramente, non mi pare che abbiano intrapreso la strada migliore per chi sa scrivere musica e ha creatività. Anche perché, parere personale, l’originale rimane una spanna sopra.
Tracklist
N*E*R*D – Nothing (Star Trak Entertainment 2010)
- Party People [Feat. T.I.]
- Hypnotize U
- Help Me
- Victory
- Perfect Defect
- I’ve Seen The Light/(Interlude) Inside Of Clouds
- God Bless Us All
- Life As A Fish
- Nothing On You
- Hot-N-Fun [Feat. Nelly Furtado]
- It’s In The Air
- Sacred Temple
- I Wanna Jam
- The Man
Beatz
All tracks produced by The Neptunes except track #2 by Daft Punk
Mistadave
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