Nero – Segni del tempo

Della scena Hip-Hop lucana ho una conoscenza pressoché limitata ai soli Smania Uagliuns, sono quindi portato a ipotizzare che, almeno da un punto di vista numerico, per ovvie ragioni si tratti di un nucleo abbastanza ristretto; nel caso di Nero, nome che immagino risulterà nuovo alla maggior parte dei lettori, sappiamo che è di Potenza, che già nel duemilasette appariva su RapManiacZ con un demo intitolato “Rap-Tus” e che, per “Segni del tempo”, ha deciso di puntare in alto, autoproducendosi un disco di ventiquattro brani che lo vedono impegnato alle macchine, al microfono e ai piatti, peraltro facendosi affiancare sia da volti noti dell’underground italiano (Oyoshe, Sandro Sù, Patto Mc, Jangy Leeon) che da presenze internazionali (Blaq Poet, Block McCloud, Ficore, Kézzia). Mi piacerebbe sapere come Nero abbia impiegato questi sette anni e se l’EP “Hurry up”, uscito in free download anticipando cinque tracce dell’album, ne sia anche l’unica pubblicazione, perché quanto mostrato qui indica una maturazione cruciale e, fatto non meno importante, nel segno evidente della tradizione.

Prendiamo l’introduttiva “Due dita di polvere”, accompagnata anche da un video: tra la corposa linea di basso, i cut nel refrain, la dialettica limpida, il citazionismo sincero (<<vedo un tipo che ascolta i Jurassic 5/mi somiglia/le mani sporche di spray/un barlume nella pupilla>>) e il sample che si svela nel finale, Nero imbocca subito la direzione giusta e dà un’impronta molto precisa alla propria musica. Ma non crediate che si schiuda tutto in un nostalgico back in the days compositivo corredato da rime e rime sull’Hip-Hop, poiché sareste in errore; “Segni del tempo” è infatti un progetto articolato e, nei limiti di un sound comunque omogeneo, caratterizzato da episodi di vario tipo, forse azzardando una tracklist troppo lunga e quindi dispersiva, pur se solida nella durata globale. A ciò si aggiunga che dall’ascolto emerge con chiarezza una dimensione tecnica valida in entrambe le discipline, tra liriche rotonde (flow impeccabile, lessico ampio, allitterazioni, figure di suono) e un beatmaking a tratti davvero elegante (dalla scelta al taglio dei campioni, passando per il disegno delle batterie e dei pattern).

Al mutare del mood, quindi, il risultato non cambia: si apprezzano soprattutto le descrizioni vivide di “E mo…” (ottimo anche il featuring di Oyoshe), l’amarezza di “Vita fantastica” (quella di Sandro Sù è un’altra voce gradita), l’introspezione di “Soli”, gli accenti Soulful di “La vibrazione” (il contributo di Valentino Bianconi è eccellente), il coraggio di un pezzo d’atmosfera come “Todo o tempo”, per oltre metà in portoghese, l’energia di “Non puoi fermarmi” (<<per accendere ‘sto fuoco non bastano due scintille/torna a rappare sopra Skrillex>>); e con l’elenco non procedo oltre, consapevole di lasciar fuori passaggi altrettanto interessanti e le collaborazioni di peso di Blaq Poet e Block McCloud, ritenendo più calzante, ai fini della recensione, spendere due parole sullo scarto (in positivo) esibito da “Segni del tempo” rispetto al livello medio del mercato indipendente nostrano. Fermo restando il significativo tasso qualitativo proposto di cui sopra, a Nero bisogna ancora riconoscere un approccio artistico cristallino e rigoroso, capace di sfuggire tanto agli invadenti stereotipi del mainstream (e fino a qui…), quanto a quelli in agguato nella produzione meno in vista (a sua volta zeppa di retorica e gangsterismi da quattro soldi). Riuscirci non è affatto ovvio, specie per chi deve gestire da sé l’intero processo creativo (nonché realizzativo) del proprio esordio.

“Segni del tempo” è dunque il frutto di impegno, ricerca stilistica e perseveranza, doti divenute rare in un ambiente così gonfio di superficialità, impazienza e sovrastime. Da parte nostra, diciamo bravo Nero!

Tracklist

Nero – Segni del tempo (No label 2014)

  1. Due dita di polvere
  2. Nevagiveup (sul sample)
  3. E mo… [Feat. Oyoshe]
  4. Vita fantastica [Feat. Sandro Sù]
  5. Hurry up [Feat. Shi-Nu]
  6. Soli
  7. La vibrazione [Feat. Valentino Bianconi]
  8. Un mucchio di parole [Feat. Sano e Nesh]
  9. V.I.P. [Feat. Warez e Roksico]
  10. Todo o tempo [Feat. Ficore e Kézzia]
  11. Sfumature grigie
  12. Mind blowing
  13. Sempre meglio
  14. Non puoi fermarmi [Feat. Patto Mc]
  15. Murder emcees [Feat. Blaq Poet e Kebo]
  16. King of the jungle [Feat. Shi-Nu]
  17. Duemiladesso [Feat. Crol]
  18. Lyrical mastah [Feat. E.N.I.G.M.A.]
  19. Senza tregua [Feat. Kebo]
  20. Our time is now [Feat. Ruina]
  21. Dayz like these [Feat. Jangy Leeon]
  22. Silenzi
  23. Col ritardo [Feat. E.N.I.G.M.A.]
  24. What is real [Feat. Block McCloud e Kebo]

Beatz

Tutte le produzioni di Nero tranne la traccia #11 di Mastro

Scratch

Tutti gli scratches di Nero tranne nelle tracce #9, #13, #15, #17 e #21 di Dj Devasto e #10 e #20 di Dj Last Letter