ONE SELF - CHILDREN OF POSSIBILITY

Reviewed by Blema
VOTO
(da 1 a 5)
: 4

Se eravate tra quelli che accusavano colpi di sonno ai primi minuti degli album di Dj Vadim, sarete felici di sapere che il sior Peare ha cambiato per l'ennesima volta stile e stavolta ci sottopone dodici tracce sulle quali muoveremo le teste per cinquantanove minuti senza tregua. Questo fenomeno è riscontrabile anche in soggetti simili alla scrivente, che invece di dormirci, sulla saga "U.S.S.R." ha letteralmente sbavato per anni. La faccio breve: "Children Of Possibility" è un bell'album. Tutto ebbe inizio da un po' di tour insieme: Yarah Bravo (cilena in Svezia), Blu Rum 13 (statunitense) e Dj Vadim (russo in Inghilterra) alla fine dei loro giri attorno al globo decidono che tutto sommato, se la volontà c'è, le distanze geografiche non possono impedire di creare qualcosa di significativo insieme e nominano One Self il loro trio. Dopo una serie di 12'' usciti prevalentemente negli Stati Uniti e nell'Europa civilizzata (nomina che in campo musicale non si può affibbiare alla nostra nazione) nel 2005 esce finalmente "Children Of Possibility" (che in Italia sta cominciando ad arrivare in questi mesi - primavera 2007). Si presentano per primi apparentemente solo Blurum e Vadim con l'atmosfera profonda e solenne di "Fear The Labour"; scelta mirata a far intendere che in tutto l'album non ci saranno affatto perdite di tempo, zero skit e zero outro, la traccia più corta dura 3' e 45'' ("Bluebird", ma probabilmente perché è il singolo). Non ho sbagliato a scrivere apparentemente: se ascoltate bene, le seconde voci di Blurum sono cantate da Yarah, l'una canta le seconde voci dell'altro in quasi tutti i pezzi - e a dispetto di quanto si potrebbe pensare, non stona affatto. Quando cantano insieme, i due mc's hanno un'energia esplosiva che riescono a trasmettere molto bene al pubblico ("Trying To Speak", "Be Your Own", la stupenda "Unfamiliar Places"), lui ha una voce profonda e delle metriche precisissime, lo si potrebbe quasi scambiare per un mc di Drum'n'Bass, lei ha invece questa vocina morbida e melodica che usa per sferrare delle strofe tutt'altro che frivole. I testi di Yarah, ad esempio le strofe di "Bluebird" ed "Over Exposed", mirano a smontare lo stereotipo di rapper che si è ormai diffuso, criticandone gli aspetti tipicamente più grezzi (il fumo, l'alcool, le hoes) e promovendo invece un Hip-Hop non commerciale (no ad MTV, no a 50Cent, no ai gangsterismi) che proponga i sani e originali principi della Cultura. Blurum tratta invece temi più personali ("Temptations", "Paranoid", "Sunshine") con saggezza ed ironia allo stesso tempo. Accennando ad un cambiamento nello stile di Dj Vadim, non intendevo solo dire che adesso che ha due mc's così non potete più usare i suoi cd come sottofondo, ma che i suoi beats sono veramente all'avanguardia, difficile star fermi sulla maggior parte dei pezzi! Nell'album c'è una sola traccia interamente strumentale, "SD2", ma è impossibile ignorare tutto il lavoro di beatmaking che è presente nelle altre undici tracce. Eccellente. Caratteristica dei One Self è quindi la sinergia del gruppo e sorrido compiaciuta guardando la scrittina Ninja Tune sul retro della copertina: non ci si sbaglia.


TRACK LIST

One Self - Children Of Possibility (Ninja Tune 2005)
  1. Fear The Labour
  2. Trying To Speak [Feat. Demolition Man]
  3. Be Your Own
  4. Temptation
  5. Over Expose
  6. Bluebird
  7. SD2
  8. Paranoid
  9. Hollow Human Beings
  10. Cupid Smiling The Smile [Feat. Little Green]
  11. Sunshine
  12. Unfamiliar Places
BEATZ
All tracks produced by Dj Vadim
SCRATCH
All cuts by Dj Woody