Gravediggaz # 6 Feet Deep

"Mommy, What's A Gravedigga?" ...partiamo da questa semplice domanda, cos'è un Gravedigga?, o meglio, chi sono i Gravediggaz? I Gravediggaz sono un super-gruppo nato (guarda caso) a New York, composto da quattro dei migliori mc's e producers di tutti i tempi. Signore e signora, ecco a voi: The Rzarecta a.k.a. Prince Rakeem, The Undertaker a.k.a. Prince Paul, The Grym Reaper a.k.a. Too Poetic, The Gatekeeper a.k.a. Fruitkwan. Inutile che vi spieghi chi siano i primi due, se siete finiti su questo sito dovreste conoscere bene sia RZA che Prince Paul. Quanto agli altri due, sappiate che Fruitkwan faceva parte degli Stetsasonic (insieme a Prince Paul), e Too Poetic formava, insieme al fratello, i Brothers Grym (Ghetto Repaired Young Man), ma è indubbiamente con "6 Feet Deep" che entrambi hanno raggiunto la notorietà e, molto probabilmente, l'apice della loro carriera artistica. L'album in questione fu stampato in due versioni differenti, una destinata al mercato statunitense ("6 Feet Deep"), l'altra destinata al mercato europeo, intitolata "Niggamortis" e contenente una traccia in più : "Pass The Shovel". Purtroppo le copie stampate e distribuite in Europa furono molto poche, e riuscire a trovarne una tra gli scaffali dei nostri negozi è un'impresa impossibile. Tuttavia il buon vecchio Bra riuscì qualche tempo fa a procurarsi una copia su cassetta di questo capolavoro inestimabile ed inimitabile, e così sono qui a parlarvene. Quasi tutte le tracce sono opera di Prince Paul, e questo è senz'altro uno dei motivi principali della grandezza dell'album. Il nostro The Undertaker, al secolo Paul Huston, è sempre stato un mago nel conferire ai suoi albums quell'atmosfera particolare che lega le traccie l'una all'altra, dall'intro all'outro, passando, senza cali di tono, per quelle che sono un altro piatto forte del suo repertorio: le skit. Prince Paul è senza ombra di dubbio uno specialista degli interludi, è capace di skittare qualsiasi cosa, con un'originalità e un' ironia incredibili. L'atmosfera horror-gotica che ha reso all'album (e al gruppo) l'etichetta di "horrorcore", è di sicuro opera delle geniali produzioni di Prince Paul, ma non di meno delle rime macabre ed ironiche degli mc's, Paul compreso. Sotto lo strato superficiale dei loro versi, si cela uno strato ben più spesso, una vera e propria filosofia di vita che va oltre il semplice intrattenimento. E' cibo per la mente, roba per far funzionare le rotelle arrugginite del vostro cervello, scavando tra le paure più recondite dell'animo con l'intento di far risorgere quanti di voi siano morti mentalmente. "6 Feet Deep" non è un album immediato; se dovrete ascoltarlo più volte per apprezzarne a pieno le sonorità, allora dovrete ascoltarlo il doppio o il triplo delle volte per coglierne il messaggio. La traccia che colpisce tutti al primo ascolto è sicuramente "1-800 Suicide", con una base stupenda e dei versi shockanti, tipo: "I'm the Ryzarector, be my sacrafice / commit suicide and I'll bring you back to life" o ancora, la "rassicurante" conclusione: "There's no need to cry... cause we all die" ...come dargli torto?! Ma come ho già detto, l'album è da ascoltare dall'inizio alla fine, le tracce sono legate l'una all'altra alla perfezione, da "Constant Elevation" a "Trippin'", da "2 Cups Of Blood" a "1-800 Suicide", da "Diary Of A Madman" a "Graveyard Chamber", e così via. Bene, ora non vi resta che fare di tutto per procurarvi "6 Feet Deep" (non escludete di vendere l'anima al diavolo...), e prepararvi ad entrare nella Camera del Cimitero; ad attendervi ci saranno i vostri quattro peggiori incubi con un solo semplice monito... "danger, danger, danger, danger, enter the graveyard chamber..." UUAAARGH!!!