MASTA ACE & EDO G (ACE & EDO) - ARTS & ENTERTAINMENT
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Reviewed by
Mistadave
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5
Manco vi fosse un accordo di categoria stipulato a priori per la stagione 2009, quest'annata di Hip-Hop che sta volgendo al termine continua a vedere alcuni tra i pezzi grossi della golden era unire le forze nell'intento di bloccare simbolicamente tutto e tutti per ricordare cos'è veramente questo genere e, soprattutto, quali sono i suoi valori, come esso vada proposto, mantenendo fermo il concetto di ciò che questa forma di espressione era prima di trasformarsi in un fashion show, tanto per parafrasare il detto più gettonato nell'ambiente per descrivere l'eccessiva ascesa commerciale del Rap. Stavolta è il turno della connessione New York/Boston, con due grandissimi interpreti della scena a formare una nuova combo: Masta Ace da una parte, il precoce fenomeno di scuola Juice Crew ed enorme talento underground Edo G dall'altra, conosciuto ai più appassionati per la sua avventura con i Bulldogs nei primi anni '90 e poi diventato icona della città del Massachussets. Personaggi, questi, che hanno in comune diversi fattori, su tutti il saper spaccare il fondoschiena a tanti tenendo in mano un microfono e, quindi, l'affermata ricerca dell'indipendenza, il che ha permesso loro di percorrere una strada sempre personalizzata nelle scelte affaristiche, lontana dalle stupide imposizioni delle etichette maggiori. Come molti altri dischi prodotti in combinata, "Arts & Entertainment" non è l'opera che si presumeva potesse essere su carta, nel senso che seppur considerando la presenza di una marea di punchlines che stenderebbero qualunque avversario con irrisoria facilità, la sensazione finale è che sia un altro album che poteva essere fatto con minore superficialità, soprattutto dal punto di vista musicale. Se difatti ascoltando una traccia come "Ei8ht Is Enuff" si sobbalza immediatamente dalla sedia per l'eccellente atmosfera sonora abbinata a delle rime spettacolari, si comprende presto che il resto del lavoro non va verso quella direzione, lasciando che sia l'amaro in bocca a vincere parte della sfida quando tutto è terminato. "Hands High" spacca di brutto come introduzione al disco mettendo immediatamente in bella mostra le velleità della coppia, ma si perde in un ritornello che ha del ridicolo, "Round And Round", oltre a riesumare un terzo dei Lordz Of The Underground, arriva a ripetere concetti già espressi dalla buonissima "Fans" (la vita in tour), facendo pensare che sussista una preoccupante mancanza di argomenti da trattare, "Good Music" possiede un'ottima base ma contiene un refrain degno dei Black Eyed Peas, infine "Dancing Like A W.G." fa davvero riflettere su come due rapper di tale spessore abbiano deciso di inserire, in un album con determinati presupposti, una cagata così evidente. C'è anche molto di buono, basta trovarlo con la pazienza di superare qualche base deludente e cercare piuttosto di capire la grande validità dei testi: emergono così gli incastri lirici di "Little Young" (base peraltro tra le più incisive del disco), composta da due fenomenali strofe dove l'uso delle parole little e young, appunto, collegano tutte le rime, nonché le note biografiche di "Here I Go", nella quale Edo racconta i suoi trascorsi discografici non sempre esaltanti con le major, piuttosto che il diletto di stile di "Pass The Mic", nella quale si gioca a chi pesta di più al microfono in compagnia del Blastmasta. Ennesimo disco che, con una scelta più accurata delle basi, poteva essere un capolavoro, e che riporta in auge un quesito che ci si pone oramai dall'inizio di quest'anno: perché tutti i maestri del passato vogliono dare lezioni di rima ai baldi giovanotti che di Hip-Hop non sanno nulla su pezzi sovente mediocri? Una parte di tutto ciò risulta davvero incomprensibile. |
TRACK LIST |
Masta Ace & Edo G (Ace & Edo) -
Arts & Entertainment
(M3 Music 2009)
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BEATZ |
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