THE NOTORIOUS B.I.G. - DUETS THE FINAL CHAPTER
|
Reviewed by
DownWithHeraldry
VOTO (da 1 a 5)
:
n.g.
Dieci anni fa è toccato a Enrico Cuccia. Quest'anno a Mike Bongiorno. Nel 2006, oramai cinque anni fa, la riesumazione (l'ennesima) l'hanno fatta al povero B.I.G. (R.I.P). Ero molto scettico verso questo prodotto, il materiale di base è sempre il solito e si tratta per lo più di strofe già edite. <<When I die fuck it I wanna to go to hell/'cause I'm a piece of shit it ain't hard to fucking tell/it don't make sense going to heaven with the goodie goodies/dressed in white, I like black tim's and black hoodies/God would probably have me on some real strict shit/no sleepin' all day no getting my dick licked/hanging with the goodie goodies loungin' in paradise/fuck that shit I wanna tote guns and shoot dice>>. Vi dice niente? Riproporre le solite leggendarie strofe con nuove basi e nuovi featuring può non essere il massimo: grottesco, noioso, irrispettoso e via discorrendo. Il materiale, si sa, è di proprietà Bad Boy Records, e quando si vuole andare sul trito non c'è che da chiedere. Eppure, senza pensare a tutto ciò, basta schiacciare play per godersi un buon disco Hip-Hop. Un album con artisti vecchi e nuovi, vivi e morti (dall'oltretomba fanno eco alla grassa voce di B.I.G. Bob Marley, 2Pac e Big Pun). Una specie di collage. La stessa voce di B.I.G. è diversa da un brano all'altro, proprio come era diversa da "Ready To Die" a "Life After Death". Prima acuta, secca, decisa, aggressiva; poi profonda, rilassata, marcata ed unica. Ma l'amalgama, complicata e ricca, arrivando al punto, funziona. Merito delle buone strofe dei soliti newyorkesi (Jay-Z, Nas, Fat Joe), come della stupenda prova dei due pesi massimi R'n'B Akon e Mary J. Blige. Vale la pena soffermarsi sulla traccia "Living In Pain", perché è l'emblema del disco: la giusta base, un inciso cantato da MJB di notevole spessore, strofe di elevatissimo livello da parte di Biggie, 2Pac e Nas. Ottima traccia davvero, ma, come qualcuno ha fatto notare, i quattro non avrebbero sopportato di stare in studio assieme più di dieci minuti. Potevano aggiungere anche i Mobb Deep e Charli Baltimore per rendere la cosa ancora più volatile (la battuta mica è mia...). Ad ogni modo, "Duets" non è soltanto una rimpatriata di vecchie glorie. Somiglia più a una vetrina per tutta la scena, una specie di censimento di tutto il miglior Rap commerciale americano; ne approfittano i nuovi arrivati T.I. e Slim Thug. Quest'ultimo con la sua voce profonda e il flow rilassato si fa notare senza dubbio in positivo, vorrei poter dire lo stesso dello starnazzante Lil' Wayne: il (sedicente) best rapper alive lascia qui una strofa breve e insipida, tanto peggiore se confrontata con quelle del titolare, di dieci anni più vecchie. Che dire poi dei featuring non Hip-Hop? Sorvolando su quello con Frank Sinatra (!), finito su "Blue Eyes Meets Bed Stuy" (inutile quindi parlarne), appare un po' forzato e terribilmente prevedibile quello con Bob Marley; peggio ancora quello coi Korn (perché proprio loro?). Per nostra fortuna, chi ha cercato la collaborazione coi chitarroni capelloni ha anche avuto il buon gusto di metterli in fondo; buon gusto perché il modo di cantare degli amici californiani viene da un altro pianeta e anche se hanno lasciato a casa le chitarre, non c'entrano comunque niente con tutto ciò. Tirando le somme, direi che "Duets" è un prodotto atipico ma, tutto sommato, valido, con dei momenti di grande spessore. Consigliabile, perché no, anche a chi si avvicina all'ascolto del genere. |
TRACK LIST |
The Notorious B.I.G. - Duets The Final Chapter
(Bad Boy Entertainment 2005)
|
BEATZ |
|