BRAILLE - THE IV EDITION
|
Reviewed by Blema
VOTO (da 1 a 5)
:
4 +
Arrivare a ventisei anni con quattro album sul curriculum, senza contare quelli con i Lightheaded, di cui la metà usciti sotto la propria etichetta, direi che è un bel successo. In un periodo di grande crisi nel business della musica Braille è riuscito ad emergere con una label indipendente, a dare una botta di vita al Christian Rap (discutibile definizione, per quanto riguarda i Lightheaded) e ad avere sempre con sé artisti di qualità: sembra incredulo lui stesso di quest'improvvisa prosperità e, oltre ad attribuire il merito di tutto ciò a Dio, in tutto l'album esprime gratitudine e racconta delle motivazioni che l'hanno spinto ad andare avanti sottolineando che fondamentalmente resta il fan dell'Hip-Hop che è sempre stato (in "Remember Your Path": <<I never thought this music would be lucrative/I didn't know if I was stupid or intuitive>>; e in "The IV": << Lyricism don't sell no more/that's what they say but I just ignore it/I won't forfeit, I push forward, the forth record/this is a force to be reckoned with>>; in "Submission Hold": <<Self employed and self motivated/but I won't give the glory to myself for how far I made it>>). In effetti "The IV Edition" è molto più riflessivo rispetto al precedente "Box Of Rhymes", è come se Braille avesse individuato un obiettivo e non volesse perdere tempo nel raggiungerlo, anche i momenti che dovrebbero essere i più festaioli (ad esempio "Main Squeeze"...) nascondono in realtà un messaggio tutt'altro che leggero (...un tributo a James Brown). Non sto comunque descrivendo un album pesante, la formula magica è rimasta invariata, ci sono sempre quelle situazioni di vita di una famiglia normale, quell'entusiasmo contagioso che il Lightheaded riesce ad avere per le piccole cose ("Beautiful Humanity", "Blessed Man") e le descrizioni toccanti per alcuni momenti ("Many Stories", "Mental Guards"). Braille come mc resta la solita dinamite, tecnicamente anche migliore di prima, e non smetterà di farvi muovere mani/piedi/testa a tempo. Non si può non parlare del lunghissimo elenco di produttori a cui va data una grande percentuale di merito nella riuscita di questo lavoro: oltre a gente arcinota come Spinna (Dj Spinna!), Kno, Oh No, S1, noterete alcuni nomi europei. Già, perché The IV non sta solo ad indicare con un numero romano i dischi di Braille, sta anche per "International Vision", un'apertura a realtà diverse e distanti da quella di Portland che ci permette di considerare soddisfatti quanto a livello europeo siamo cresciuti rispetto a qualche anno fa (Shuko e Staffro i fiori all'occhiello). I featuring non sono cambiati di molto da "Box Of Rhymes", da sentire assolutamente c'è però l'esplosiva "Calculated Risk" con Mr. J Medeiros dei Procussions e Manchild dei Mars Ill; viene valorizzato anche l'aspetto del turntablism grazie alla presenza di Rob Swift, a cui viene affidato il compito di realizzare i ritornelli che in quest'album Braille non s'è ingegnato più di tanto a scrivere, preferendo concentrarsi su punchlines sparse qua e là nelle strofe. A proposito di queste, vi consiglio di dare sfoggio alle vostre abilità anglo-uditive per prestare attenzione alle liriche, che meritano veramente (e che, vi anticipo io, non troverete su Ohhla). "The IV Edition" è la quarta conferma di un prodotto che è Hip-Hop purissimo al 100%. Non serve che vi dica cosa dovete fare. |
TRACK LIST |
Braille - The IV Edition
(HiphopISmusic/Syntax
2008)
|
BEATZ |
|