BUCK 65 - WEIRDO MAGNET
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by Bra
VOTO (da 1
a 5) : 4,5/5
Il più delle volte succede così: un ascolto fugace e distratto, il consiglio di un amico che ne sa di più, un acquisto dettato più dalla curiosità che dalla certezza, in un modo o in un altro insomma un disco di cui si conosce poco o nulla diventa il fulmine a ciel sereno che in una sola infinitesima frazione di secondo vi indica la via da seguire. Da qui in poi sarà necessario recuperare il tempo perduto, completare il percorso a ritroso e ricominciare il quadro da zero. Nello specifico, se è solo con "Talkin' Honky Blues" che avete conosciuto lo straordinario talento di Buck 65, allora è il caso di tornare indietro fino a "Weirdo Magnet" e dintorni: è proprio qui infatti che le origini tematiche e musicali di Richard Tefry prendono corpo, nell'estrema creatività di 23 language arts che legano l'un l'altra immagini surreali, ironiche e concettuali. <<Some certain mc's leave the stage to the sound of roaring laughter/but then I step on and the difference is like before and after>>. Abbastanza difficile riassumere il microcosmo lirico di Buck 65, il quale, a parte la 'solita' voce bassa e quasi monocorde, si avventura in diversi territori: comincia con una sorta di componimento in rime (<<...the greatest opportunity is the next one...the greatest gamble is substituting hope for facts...>>), immagina se stesso in testa al Tour de France, introduce un'equazione matematica, parla di mitologia e di teoria evoluzionistica, espone i sette peccati capitali dell'Hip-Hop... Un pazzo? Può darsi... Un pericoloso dissacratore dell'Hip-Hop? Non direi... Buck 65 non riveste l'immagine standard dei rapper che si vedono nei video musicali, ma rappresenta degnamente l'idea di un Hip-Hop portatore (ed espressione) di opinioni, di evasione, di cose da dire, di innovazione (termine purtroppo distorto ed abusato). Tale carattere è reso ancora più evidente prendendo in esame le produzioni di "Weirdo Magnet": l'estetica non è certo quella classica, ma il risultato finale è ottimo. Loop ipnotici ridotti fino all'osso legati a splendidi breakbeat, sonorità eterogenee che arrivano fino in Sicilia (ascoltate la traccia 22...), basi che nascono come 'estremità' di altre basi... Piaccia o meno, Buck 65 è diverso da tutti gli altri; ascoltarlo (o almeno provarci) vuol dire quindi scoprire qualcosa che si allontani dall'idea tradizionale di Hip-Hop mantenendone però i caratteri più essenziali. <<Kids like gangsta rap because they desire violence/others want to hook with the hoez like fire hydrants...>>. |
TRACK LIST |
Buck 65 -
Weirdo Magnet (Metaforensics 1997)
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BEATZ |
All tracks produced by Buck 65 |