COUNT BASS D & INSIGHT - THE RISKTAKERS
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Reviewed by
Cazza
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5/4
Insight e Count Bass D. Ai più questi due nomi potrebbero essere sconosciuti o risultare come dei novelli del Rap biz, ma chiunque lo pensasse si sbaglierebbe di brutto. Ci troviamo infatti davanti a due veterani dell'Hip-Hop d'oltreoceano e con una propensione viscerale per l'underground più puro. Il perché siano rimasti sempre poco conosciuti e sottovalutati, almeno per le masse, è un mistero, in quanto la qualità delle loro produzioni musicali e dei loro testi è sicuramente di ottima ed invidiabile caratura. E' pertanto naturale che abbiano unito le forze per dar vita ad un progetto comune che inevitabilmente riassume tutte le loro caratteristiche basilari; mi sarei tuttavia aspettato un lavoro decisamente maggiore alle macchine da parte di Count Bass D e, viceversa, una predominanza alle rime di Insight, ma la situazione non è così e purtroppo un po' tutto l'insieme ne risente. La classe e l'inventiva del produttore di Nashville sono lungimiranti e vecchi album come "Dwight Spitz" o "Act Your Waist Size." lo possono ampiamente dimostrare, ecco allora che risulta strano sentirlo praticamente solo al microfono e cimentarsi alle produzioni giusto in un paio di episodi; quanto detto per la sua vocazione al campionatore non corrisponde appunto alle performance liriche: a causa del ritmo più simile ad un parlato che al Rap vero e proprio e per il sostanziale piattume che pervade tutto il flow, non si può certo dire che sia una rapper coi controcazzi e personalmente, ripeto, lo preferisco dietro una drum-machine. Piacevole ed efficace è invece il sound di Insight, che a quattro anni dalla collaborazione con Damu The Fudgemunk (Y Society) torna a dimostrarci (se mai ce ne fosse ancora bisogno...) la sua disinvoltura con rime e testi, ma ancora di più un'ottima varietà alle produzioni. La maggior parte delle tracce sono infatti farina del suo sacco e si posizionano sotto un unico comune denominatore: boom-bap e tradizione. Questi sono i tratti basilari della musica presente nell'album, che qua e là si arricchisce di qualche elemento d'inventiva e sperimentazione; in questo senso è da menzionare "War", con il sublime ed accattivante campionamento della colonna sonora di "Star Wars", composta da quel geniaccio di John Williams, senza scordare l'armoniosa "Risk Taker", l'oldschooleggiante "Not My Style" e la devastante (soprattutto per la batteria e i fiati) "Dinner Is Served". Anche se la parte del leone la interpreta Insight, è inevitabile intuire la mano di Count Bass, soprattutto nella stesura e nell'assemblaggio delle basi musicali, perciò, a conti fatti, ci troviamo comunque davanti a un buon lavoro, che senza dubbio potrà accontentare gli amanti del Rap più sotterraneo così come i pionieri l'hanno pensato. |
TRACK LIST |
Count Bass D & Insight - The Risktakers
(Ascetic Music 2011)
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BEATZ |
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