Cappadonna - Eyrth, Wynd And Fyre
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Reviewed by
Blond Dee
VOTO (da 1 a 5)
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3 -
Nel secondo decennio del terzo millennio si può avere l'impressione che l'Hip-Hop abbia già detto e dato molto (se non quasi tutto) e il rischio di annoiare l'ascoltatore è sempre dietro l'angolo. Per evitare questa trappola le strade percorribili paiono due: cercare d'inventare qualcosa di nuovo o aggrapparsi alla tradizione e offrire ciò che è puro e genuino. Cappadonna ha deciso di seguire il secondo percorso: flow quadrato il suo, la classica voce da cattivo e incazzato, la credibilità del marchio Wu e poco spazio alle smancerie. Fino a qui tutto bene. Ma far uscire nel 2013 un doppio CD può essere una mossa azzardata e, nel caso di Cappadonna, si è rivelata tale. Per buona parte non si tratta di un brutto lavoro, tutt'altro: la cazzimma c'è, ci sono diverse tracce belle toste e il nostro riesce a tenere l'asticella a un livello medio/alto. A monte, però, si ravvisano problemi non trascurabili. Anzitutto, pur essendo un valido mc, Cappadonna al microfono non è un Dio, il suo flow, per quanto aggressivo e duro, è abbastanza monocorde e il Rap non è caratterizzato da preziosimi lirico-tecnici, tanto che sulla distanza (ventotto tracce!) ciò può avere effetti negativi. Inoltre, l'assenza di collaborazioni degne di nota (neppure un membro del Clan, ad esempio) non permette di richiamare un po' più l'attenzione e di mescolare un minimo le carte in tavola. Infine, un secondo disco di quattordici tracce di cui solo due superano i tre minuti dà la sensazione di essere stato messo lì solo per allungare il brodo. Aggiungiamoci che "Lover, Anger And Emotion" (così s'intitola la seconda metà dell'album) sembra proprio un lavoro a sé stante, senza molta connessione con la parte che lo precede, e il quadro è chiaro. L'assenza di una soluzione di continuità tra i due dischi è però causata anche dalle scelte relative alle produzioni: dando un'occhiata alla lista dei beatmaker, tra i quali non emergono nomi di spicco, desta stupore il fatto che J Glaze produca tutte le tracce del primo disco tranne una affidata a Whaul, mentre il secondo sia caratterizzato da una buona varietà di produttori. La spaccatura tra le due metà di "Eyrth, Wynd And Fyre" è inevitabile: proprio nella prima si respira una maggiore fluidità, con Cappadonna e J Glaze che dimostrano di avere un buon feeling e i brani più riusciti sono infatti tutti presenti qui, ad esempio "Puffed On Pride", "Pull Ya Life Together" e "Children Of Israel". Come il suo socio U-God, al quale secondo me somiglia molto, Cappadonna si trova a proprio agio quando deve cavalcare strumentali precise e con un basso numero di bpm, con una struttura netta e semplice, possibilimente una cassa bella potente e dei rullanti grassi (prendete ad esempio "Hustle Game Tight"). E' questa complicità tra lo stile del rapper e le strumentali che viene a mancare nella parte restante: le produzioni non sono malaccio, sia chiaro, semplicemente non combaciano con le esigenze dell'mc e non lo mettono in condizione di esprimersi al meglio. Una nota a margine la merita solo Kevlaar 7 che, con due beat inconfondibilmente ispirati al maestro RZA ("Rep Ya Borough" ed "It's A Man's World"), salva in parte "Love, Anger And Emotion". E qui si ritorna al punto di partenza, cioè su quanto sia azzardata la scelta di un prodotto così denso, specie per un rapper solista che non appartiene alla schiera dei gandissimi. La voglia di strafare troppo spesso gioca brutti scherzi (le prime quattordici tracce con l'aggiunta delle due prodotte da Kevlaar 7 si sarebbero aggiudicate un voto più alto), quando invece sarebbe sufficiente realizzare un lavoro calibrato e misurato. |
TRACK LIST |
Cappadonna - Eyrth, Wynd And Fyre
(RBC Records 2013) Disc 1 - Eyrth, Wynd And Fyre
Disc 2 - Love, Anger And Emotion
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BEATZ |
Disc 1 - Eyrth, Wynd And Fyre
Disc 2 - Love, Anger And Emotion
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