Chief & Soci # Il mondo che non c'è

Lettrici e lettori, ecco a voi uno degli album Hip-Hop italiani più sottovalutati di sempre: "Il mondo che non c'è". Suo autore principale è Chief, ovvero la vecchia scuola targata Milano: ne ricordo ancora perfettamente le prime registrazioni con gli Articolo31 in "Strada di città" e con Zak ed Ax in "Dalle 9 alle 6". Altri tempi, credetemi. I soci dell'intestazione sono Dj Enzo, membro di spicco appartenente alla medesima famiglia che produce una metà del disco, e Huda, straordinario rapper di origini nord-africane che ha sempre fatto trepidare tutti per un suo album solista purtroppo mai uscito. Questo il quadro generale che sta dietro "Il mondo che non c'è", ed ora lasciatemi aggiungere senza troppi giri di parole che se vi piace l'Hip-Hop italiano, allora per voi questo è semplicemente un disco da avere a tutti i costi. Per cominciare, tra le dodici tracce presenti abbiamo due perle indimenticabili: "R.A.W.", col featuring di Phase II, uno di quei pezzi che ha notevolmente elevato il livello musicale della produzione Hip-Hop nostrana, e "Mazz' e panell'", posse track per eccellenza con l'ottima collaborazione di Polo e Sha One a rappresentare Napoli. E se vi dico che sono entrambe prodotte da un Dj Jad in splendida forma, la vostra reazione qual è? Lavorano bene, in ogni caso, anche Dj Enzo, Next One, l'accoppiata Kaos e Sean e perfino il trittico Prozac, Steve Dub e Baldi in "Vivrei di te", morbido singolo da traino col cantato di Irene La Medica. "Il mondo che non c'è" offre un'atmosfera molto uniforme, lievemente cupa e nostalgica, che probabilmente ha poco da spartire con i dischi usciti in quello stesso periodo; a mio avviso è però proprio questa la caratteristica che gli conferisce un interesse specifico e, contemporaneamente, ne fa un episodio dalle sfumature particolarmente nette, che mostra con leggerezza tutte le naturali imprecisioni del tempo. Non bisogna dimenticare, poi, che Chief mostrava già una scrittura curata e complessa, piuttosto matura sui tempi e perfettamente integrata con le sonorità del disco. Non mi sembra necessario citarvi una ad una le tracce restanti, vi dico solo che funzionano tutte nel migliore dei modi, grazie anche ai featuring di Sean, Kaos (in inglese!), Lefty, Shabazz e via dicendo. Confermo quindi il semplicissimo consiglio: recuperatelo. E vorrei chiudere lasciandovi un'immagine ancora vivida e perfettamente stampata nella mia mente: Napoli, estate 2003, io, FuSo ed Al-X, sul palco dopo tutti questi anni La Famiglia e Chief a cantare <<mazz' e panell' fann' e figlie belle, panell' senza mazz' fanno e figlie pazz'...>>. Un bel ricordo.