ER COSTA - NUDO & CRUDO
|
Reviewed by Riccardo Orlandi
Non poteva esserci, per questo disco, titolo più azzeccato. Er Costa - anni di militanza alle spalle, nella crew Gente de Borgata, sebbene sia alla sua prima uscita ufficiale da solista - rispecchia completamente quella che è la (migliore) scena romana, fatta di tradizione, strada ed umiltà. Si sente chiaramente che le radici da cui proviene questo disco sono quelle dell'Hip-Hop romano degli anni novanta, sanguigno e genuinamente street: <<porto lo stile del 2010 con la credibilità del '95>>. Un flow diretto, senza troppi fronzoli, ma comunque sempre curato tecnicamente, capace spesso di buoni giochi fonetici, di giri di rime non troppo scontate, di anafore o evoluzioni retoriche interessanti, si svolge per quindici tracce, senza che l'attenzione venga mai meno, restando su un buon livello di varietà e di originalità. Certamente, l'atteggiamento predominante è quello del rapper spocchioso e legato a doppio filo alla strada ("Già ce lo sanno", "Daje tutti", "Meio de no", "Troppo forte") ma Er Costa impersona questo ruolo senza forzature, senza esagerazioni, con una naturalezza che lascia presagire quanta sincerità ci sia dietro a questo genere di atteggiamento. La storia della vocazione all'Hip-Hop, squisitamente street, è narrata in maniera magistrale nella traccia d'apertura (fedeltà alla tradizione e innovazione, riassumibili nel verso <<ho iniziato col Rap loro, ora ci faccio il Rap assieme>>); proseguendo, l'autocelebrazione non viene mai meno ("Giddibbì" e "A me me chiamano...", confezionata assieme a due pesi massimi della scena, Danno e Dj Argento) ma è costantemente intervallata da episodi che variano la linea tematica: bella l'idea dell'anafora di "Mai dire mai", così come la volontà pedagogica (fondamentale nell'Hip-Hop, d'altra parte) di "A regazzì", la critica sociale di "V per vendetta" e la rivendicazione polemica del proprio Rap in "Nudo e crudo". Si nota con piacere, inoltre, una certa tendenza alla narrazione: in "A testa alta", su di un beat a dir poco battagliero, il confine tra autobiografia e storytelling non è individuabile, ma il tentativo di racconto è forte, così come nella spocchiosa "Breranera" e nello storytelling migliore del disco, "Amore sporco". "Buonanotte" chiude degnamente il lavoro, rivelando uno stile soft e personale, comunque non in contrasto con la passione e la sincerità esternate in tutto il disco. Insomma, le dichiarazioni d'amore per l'Hip-Hop e le prese di posizione senza mezzi termini ci sono e sono tante, intervallate da un buon numero di momenti in cui emerge uno stile più introspettivo, con sfumature didattiche, sentimentali o di semplice autoanalisi. Un lavoro completo, che resta nei canoni di una scuola, quella romana, senza tentare esagerazioni nel senso di una ricerca del nuovo a tutti i costi, ma che soddisfa le richieste di un Rap diretto, coinvolgente e sentito. |
TRACK LIST |
Er Costa - Nudo & crudo
(Autoproduzione 2011)
|
BEATZ |
|