DTMD - MAKIN' DOLLAS
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Reviewed by
Mistadave
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5
Nome del gruppo e titolo del disco avranno già portato ad un logico abbinamento, il riferimento è chiaro e conduce dritto a Erick Sermon e Parrish Smith. I DTMD (Dunc + Toine Makin' Dollas) non vanno confusi per imitatori del leggendario duo, sono due giovani emergenti (hanno 22 anni ciascuno) che hanno avuto la fortuna di essere presi sotto l'ala sapiente di Oddisee, con il quale condividono la provenienza dal Maryland ed il quale li ha inseriti all'interno di quel meraviglioso circuito underground chiamato Mello Music Group, un continuo forno in perenne attività in grado di cuocere a puntino le più succulente pietanze dell'Hip-Hop recente. Toine, il rapper di colore, scrive dei testi che scaturiscono per sua stessa ammissione da lunghe sedute di riflessione, il che comporta lo sviluppo di tematiche coscienziose e profonde, che mirano ad effettuare dei ragionamenti più complessi su vari aspetti della vita, lasciando spesso spazio all'introspezione senza paura di farsi veder dentro anche dagli altri. Dunc, il produttore bianco, è stato folgorato irrimediabilmente dall'Hip-Hop una volta sentito "Hello Nasty" dei Beastie Boys e da quel momento in poi ha cominciato a scavare all'indietro, fino alle origini della Cultura, formandosi uno stile produttivo versatile e ricercato che prende ispirazione da quanto già sentito su tante produzioni promosse dall'etichetta. Il risultato finale di questa prima prova su lunga distanza (era già stato posto in circolazione un EP, "The Basics") è che di sicuro i due ragazzi hanno delle potenzialità interessanti e possiedono altresì ampi margini di miglioramento. Alcuni tratti di "Makin' Dollas" risultano davvero piacevoli da ascoltare più e più volte, tuttavia l'album non è completamente scorrevole e, per quanto concepito in maniera creativa, a volte si inceppa in alcuni punti faticando a ripartire. Tra i passi migliori vi sono sicuramente situazioni delicate come "You", la cui produzione richiama alcuni dei vecchi lavori della Native Tongues e che propone un testo incentrato sul rimanere sempre ciò che si è, anche quando le cose attorno a sé cambiano; "The Struggle Is Real" lascia che sia il contagioso campione a comporre il 90% del beat, lasciando il resto del lavoro a una linea di basso pulsante e ad una batteria appena accennata, in una traccia dove Toine sostiene di aver imparato di più da Black Tought e dai Black Star che non tra i banchi di scuola; "'95 Live" è un positivo ritorno alla prima metà degli anni novanta e propone un bel mix tra la durezza della batteria ed il campione di trombe, che crea un'atmosfera dal sapore retrò. La versatilità nel campionare parti di canzoni databili agli anni '60 viene a galla in episodi come "Untitled", dove presenzia il mentore Oddisee, e "Been Tryin'", nelle quali la scelta produttiva va a cercare il sostegno della batteria della traccia originale senza aggiungervi altro. "Raw" rappresenta senza dubbio uno dei momenti più elettrizzanti del lavoro, in quanto, dopo molta tranquillità, si viene travolti da quest'introduzione di fiati maestosa, imponente, che si trasforma in un beat irresistibile sul quale Toine scambia rime con Godlymc e Kev Brown, i quali fanno un più che buon lavoro nel dare un tono diverso al flow complessivo. Proprio da un episodio così positivo emergono due considerazioni basilari: la circostanza stessa che riporta immediatamente ad una calma che appiattisce l'entusiasmo appena saggiato ("Fantastic" è tra le meno facili da ascoltare per la sua ripetitività) e il fatto che Toine, per quanto bello sia starlo a sentire per tecnica, metafore e contenuti (molto validi quelli di "A Loan For The Lonely", ad esempio), non ha un'alterazione vocale che sia una ed alla lunga finisce per stancare per via di un tono sempre uguale. L'unica eccezione può essere vista nella metrica di "Sea Me Sun", che accelera per la prima ed unica volta i bpm e che riprende parte della mitica "The Assembly Line" dei Commodores, ultra-campionata sin dai tempi della Old School ma qui riproposta in una salsa completamente diversa. L'esordio dei DTMD è un altro punto messo a referto dalla Mello Music Group, che continua a buttare fuori musica di qualità. Queste due giovani promesse hanno cominciato sicuramente col piede giusto e le caratteristiche per offrire un qualcosa di ragionato, profondo, diverso dalla norma sia dal punto di vista lirico che musicale, ci sono tutte. |
TRACK LIST |
DTMD - Makin' Dollas
(Mello Music Group 2011)
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BEATZ |
All tracks produced by Dunc |