|
|
|
DABRYE - TWO/THREE
Reviewed by
Al-X
VOTO (da 1 a 5)
:
4 +
Tadd Mullinx, originario del Michigan, è un compositore di musica Elettronica a 360° e, in base alle esigenze creative e alle varie identità che di volta in volta assume (anche lui...), accade che esplori tanto i territori della Drum'n'Bass quanto quelli della House o dell'IDM (Intelligent Dance Music) dai connotati fortemente Hip-Hop. Sotto il nome di Dabrye, Tadd produce quest'ultimo tipo di musica: composizioni strumentali che sin dal primo album, "One/Three" del 2001, mettono in luce la sua abilità di armonizzare sonorità Elettroniche all'interno di strutture ritmiche e stilistiche tipiche del genere musicale urbano più diffuso nel mondo e che, come nel caso di "Hyped-Up Plus Tax", incluso in "One/Three", arrivano anche ad ottenere una certa diffusione (il brano è stato utilizzato come colonna sonora per la recente campagna pubblicitaria di una ben nota casa produttrice di telefonini). Il passo successivo, per Dabrye, è quello d'inserire anche degli mc's all'interno delle sue composizioni, per dare al suo Hip-Hop mutante (o musica Elettronica ibrida, se preferite) delle connotazioni ancora più precise. Per questo disco, Tadd è stato profondamente ispirato dalla collaborazione con J Dilla ("Game Over", la traccia conclusiva, è stato il primo singolo ad essere pubblicato, nonché quello che ha dato il la alla materia sonora delle restanti tracce) e in effetti la sua influenza, seppure metabolizzata in modo del tutto personale dal beatmaker, riecheggia qua e là tra le asimmetrie ritmiche o sintetiche dell'album; un altro importante supporto al lato compositivo gli arriva da Waajeed dei Platinum Pied Pipers, che firma la co-produzione di "Jorgy" e "Pressure". A parte una manciata di strumentali, tutti gli altri brani vedono la partecipazione di mc's più o meno noti in territorio underground: Beans, Wildchild, MF Doom, Vast Aire, Invincibile, Guilty Simpson e persino AG (presente in "My Life", pezzo di una semplicità disarmante eppure capace di suscitare profonde emozioni, grazie anche all'intimismo delle liriche di André Barnes). Inizialmente alcuni ospiti sembrano suonare vagamente fuori posto o in maniera non sufficientemente incisiva per risaltare su beat di questo tipo, eppure quasi sempre Dabrye riesce a raggiungere la quadratura del cerchio della sua visione dell'opera e a far suonare gradevole e convincente l'apparente non convenzionalità della sua scelta di abbinare il Rap alle sue composizioni. "Two/Three" è stato definito da alcuni critici scuro e minaccioso, ma non è affatto così: Dabrye ha un suo personalissimo concetto di Hip-Hop (o, ripeto, di Elettronica) e soprattutto con questo disco è stato capace di articolarlo in maniera raffinata, originale e invitante, rivelando un'ennesima, possibile direzione per l'Hip-Hop nel nuovo millennio. L'ascoltatore è assolutamente il benvenuto. |
TRACK LIST |
Dabrye - Two/Three
(Ghostly International 2006)
|
BEATZ |
All tracks produced by Dabrye except tracks #5 with the pre-production by Thomas Fehlmann, #8 and #13 co-produced by Waajeed and #20 with the additional production by Jay Dee |
|