DANGER MOUSE - THE GREY ALBUM

Reviewed by Moro
VOTO
(da 1 a 5) : 5

In RapManiacZ non poteva certo mancare la recensione di "The Grey Album", un disco che di diritto è già entrato nella storia della musica, per bellezza, originalità ed anche per il polverone che ha alzato. L'idea di Danger Mouse era quella di realizzare un lavoro nuovo ed originale usando solo due fonti: la versione a-cappella fatta uscire dallo stesso Jay-Z del suo "The Black Album" e i suoni che poteva cannibalizzare col suo campionatore dal White Album dei Beatles (il titolo originale in realtà è proprio "The Beatles"). L'idea è riuscita, e anche molto bene, ma il buon Brian Burton (questo il suo nome all'anagrafe) non ha pensato alle inevitabili conseguenze legali. Obiettivamente nessuno ci avrebbe pensato, dal momento che l'intento iniziale era quello di smazzare circa 3000 copie, ad amici e parenti, come veicolo poco più che promozionale. Alla Roc-A-Fella di intraprendere cause legali proprio non ci pensano (anzi hanno accolto positivamente il lavoro di Danger Mouse), perchè, oltre tutto, un disco fatto uscire a-cappella è fatto appositamente per i dj intenzionati a farne nuove versioni, quindi sarebbe una ulteriore forma di pubblicità per lo stesso Jay-Z. Chi invece si sente defraudata, è la EMI, l'etichetta detentrice dei diritti sulle canzoni dei Beatles fin dai loro esordi. La EMI ha fatto un casino allucinante, e come risultato ha avuto solo quello di pubblicizzare enormemente "The Grey Album". Al caso si sono interessati molti siti legati alla corrente dell'arte illegale e ai circuiti p2p, decidendo di spingere e promuovere l'album di Danger Mouse: addirittura è stato istituito un giorno, il Grey Tuesday, nel quale il disco ha subito più di un milione di download, oltre ad essere stato il più scaricato della rete per mesi. Addentrandoci ulteriormente nei cavilli legali, la EFF (compagnia che controlla i copyright) ha individuato in "The Grey Album" ben cinque detentori di diritti, ma solo la EMI si è mossa. L'etichetta possiede i diritti dei master dei Beatles ma non delle edizioni musicali e quindi dei diritti sulle composizioni, inoltre il White Album è antecedente al 1972, prima di questa data infatti mancava in America una reale tutela del copyright per i master discografici a livello federale. Questo fa capire l'insulso accanimento della EMI che, oltretutto, avrebbe dovuto rendersi conto che un disco come questo non va certo a ledere i diritti dei Beatles, né a livello musicale né a livello commerciale, era più che altro un esperimento ed un omaggio di un dj ad un disco che lui stesso ama molto. Il titolo si presenta abbastanza scontato, il nero assieme al bianco forma il grigio, ma altrettanto scontato non è certo quello che ci apprestiamo ad ascoltare. Le a-cappella di Jay-Z sono perfette, lui rappa come su un metronomo, e questo, a livello tecnico, aiuta Danger Mouse che può concentrarsi sul campionamento, la sua vera arte. Quello che vuol fare consiste nel campionare ogni singolo suono di quello che senza dubbio è uno degli album più strani e controversi del quartetto inglese, smontarlo e rimontarlo per creare delle basi completamente nuove che però non snaturino le atmosfere evanescenti e magiche dell'originale, ormai appartenenti alla storia della musica. DM non scende a compromessi ed anche se tentato dall'usare suoni "esterni" resta fermo sulla sua idea iniziale, attingendo solamente dalla fonte prescelta. Il suo intento riesce in pieno, creando uno dei dischi più belli degli ultimi tempi. I suoni sono puliti e tutto l'album risulta fresco ed etereo, senza forzature di sorta. L'ascolto scorre via liscio come in un fluttuare di onde e vi assicuro che quando l'avrete finito, lo riascolterete subito da capo e poi un'altra volta; è quello che è successo a me, non riuscivo più a staccarmi dalle casse, ero come ipnotizzato. Un'analisi delle singole canzoni risulta a dir poco superflua, sarebbe un delitto saltare una sola traccia di questo disco. Solo per dare il mio parere personale posso dirvi che a me è piaciuta tantissimo "What More Can I Say" sul campionamento di "While My Guitar Gently Weeps" (anch'essa una canzone bellissima, tra le più famose di George Harrison), altrettanto importante è anche "99 Problems", che fa rivivere le atmosfere di "Helter Skelter", canzone che quando uscì fece scoppiare un putiferio per i sui veri o presunti riferimenti demoniaci. Ovviamente "The Grey Album" non è mai uscito nei negozi né probabilmente mai vi uscirà, addirittura in certi siti di aste on-line le poche copie originali sono vendute a peso d'oro, ma comunque vi consiglio caldamente di reperirlo: è un vero capolavoro, non solo per chi ama l'Hip-Hop (che qui è espresso ai massimi livelli), ma in generale per chi ama la musica.


TRACK LIST
Danger Mouse - The Grey Album (Autoproduzione 2004)
  1. Public Service Announcement
  2. What More Can I Say
  3. Encore
  4. December 4th
  5. 99 Problems
  6. Dirt Off Your Shoulder
  7. Moment Of Clarity
  8. Change Clothes
  9. Allure
  10. Justify My Thug
  11. Interlude
  12. My 1st Song
BEATZ
All tracks produced by Dj Danger Mouse