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DAS EFX - HOW WE DO
Reviewed
by Blema
VOTO (da 1
a 5) :
3,5
Vi ricordate i Das EFX di "Generation EFX" del 1998? Bene, scordateveli. Dopo cinque anni di silenzio, Skoob e Drayz si lasciano alle spalle le strade buie, sporche e povere per mostrarci invece il fascino dei soldi, delle belle donne, dei club. Prendendo in mano i due cd lo si nota anche solo dai titoli, se in "Generation EFX" ne trovavamo di calmi, poetici e tutto sommato un po' underground, qui troviamo "Get It Poppin'" e "Let's Get Money": scartiamo poco a poco la pellicola che avvolge "How We Do", la cui copertina non ritrae più dei topi che zampettano su una scritta gotica ma due faccioni scultorei sovrastati dal massiccio logo. Il cd si apre proprio con una traccia ballabilissima, "Greezy", assolutamente allo stesso livello e con le stesse finalità di "G Music" e, come da titolo, di "Get It Poppin'": atteggiamento adeguato alle situazioni che descrivono (<<...spit that, papi...>>), beats che pompano basso e themes tipicamente da club; ma c'è da ammettere che tutti i beat di "How We Do" vi faranno muovere la testa se non l'intero corpo e qui c'è da complimentarsi proprio con Willie Hines, ossia Skoob, perché è proprio lui che produce la maggior parte delle tracce di questo cd: PMD non compare nemmeno una volta, insolitamente. Lavoro dunque pieno di cambiamenti, non ci sono più quei giochi di -iggity -iggity Das! cui eravamo tanto abituati e che li caratterizzavano così tanto, le collaborazioni sono completamente diverse e c'è anche chi si chiede il perché di un'attesa tanto lunga per un lavoro dove, tutto sommato, paiono essersi solo commercializzati come (purtroppo) gran parte dei loro colleghi: considerazione sbagliata, non dimentichiamoci che Skoob e Dre hanno talento e assieme formano una coppia-icona del rap. Il talento che possedevano ai tempi del loro debutto non è stato assolutamente messo da parte, anzi ne hanno saputo fare un grand'uso anche in un lavoro inaspettato come questo: la presenza di un mc che a molti fa storcere il naso e che probabilmente pochi avrebbero immaginato potesse collaborare con i Das EFX è sempre indice di un cambiamento, sto parlando di Sean Paul in "The Memories Remain", uno dei pezzi più belli di quest'album, con un beat non impegnativo ma di grande effetto ed una tematica molto personale e introspettiva che trattata però soprattutto i due Das, la voce di Sean Paul dovrebbe servire a dare un’atmosfera più malinconica e melodiosa ma finisce col risultare piuttosto goffo come vocalist. Nonostante ciò, non si può negare che la sua collaborazione sia qualcosa di inaspettato, di nuovo e di sperimentale: attributi che fanno sempre bene ad una carriera artistica. Non è la titletrack a darci una spiegazione di questo cambiamento così evidente, per quanto sia un bel pezzo, l'unica traccia dove forse riconosciamo i vecchi Das è "Jungle", in cui ci parlano di problemi cittadini, il testo in realtà non è nulla di mai sentito ma ciò non priva di fascino e poesia questa canzone. Un'altra nota molto positiva va data agli onnipresenti ritornelli melodici, quasi sempre voci maschili tranne che in "Jungle" e in "B.S.A.P.": suona tutto molto black senza sforzarsi di avere toni più R'n'B o addirittura Pop, le voci sono stupende e spesso corali, specialmente nella bellissima "East Coast Husslaz", dove i Das EFX riescono a fondere il loro essere ragazzi cresciuti con una cultura di strada alla loro nuova popolare identità. Ci lasciano con la citata "B.S.A.P.": niente outro, il pezzo parla da sé...come tutto il resto dell'album, che forse deluderà un po' gli affezionati di Skoob e Drayz, ma vale sicuramente un po' di ascolti non frettolosi. |
TRACK LIST |
Das EFX - How
We Do (UTR
Music 2003)
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BEATZ |
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