Dave East - Hate Me Now
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Reviewed by
li9uidsnake
VOTO (da 1 a 5)
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4 -
Con l'ascesa di Nas e Jay-Z allo status di eminenze grigie della scena e considerando i numerosi tentativi di commissariamento andati a vuoto in tempi più o meno recenti, il tanto magnificato trono di New York si ritrova ad accumulare polvere, in piena sede vacante, oramai da un bel po' di lune. Tralasciando la questione decadenza, per riuscire ad accomodarsi al vertice della città che non dorme mai è richiesto un requisito su tutti: la trasversalità. In altre parole, la capacità di attecchire allo stesso modo sia nei timpani dei fighetti sofisticati che ascoltano musica in streaming attraverso il proprio Apple Watch, che in quelli di quei tizi burberi che trascorrono le proprie ore all'angolo di qualche strada malfamata, distribuendo, a prezzi discount, rimedi omeopatici contro i moderni mali della società. Un attributo di cui sicuramente non difetta l'emergente Dave East, newyorkese di seconda generazione (nato e cresciuto in quel El Barrio che i più anziani ricorderanno fare da sfondo allo spanglish di Tek, Steele e Tony Toca), sufficientemente scaltro (o paraculo, a seconda dei punti di vista) da riuscire ad infilare i piedi in diverse paia di scarpe, senza mai incespicare. "Hate Me Now" si divide infatti attraverso ruvide cronache urbane, immancabili autocelebrazioni, sequenze di 808 infuse in vischiose miscele Trap ("All I Know") e ritornelli all'olio d'oliva (a cura di Mack Wilds in "Bring A Friend" e Floyd Miles in "Chose Me") funzionali a sciogliere le resistenze di una buona fetta di gentil pubblico; il tutto, va riconosciuto, veicolato da un solido pacchetto tecnico, un'ottima personalità e dalla tradizionale crooked grammar dei five boroughs. Qualità ben evidenziate, ad esempio, negli atletici cambi di passo di "KD" (<<Tryna chill cause it's Ramadan, but I kill these niggas when that sun down/I ain't cooling less gun around/you can lose your life over one pound/take my time in the Trap stressing>>), nella crepuscolare "Everything Lit" (una delle tracce migliori) affiancato dai senatori Jadakiss e Styles P, e nell'intenso scenario di "Momma Working" (<<We ain't had much, my uncle said: use your imagination/took it and ran with it, pieces out the pot let the fan hit it/sit 'em on the plate and get the gram chipping/I ain't feeling these niggas, it's like my hand's missing/my man's switching but fuck it, I guess we ran different>>). Tra i nomi di spicco, nella giunta di "Hate Me Now", ci sono pure Pusha T in "I Can't Complain" e, ovviamente, Nas, grande elettore di Dave East (il disco esce per Mass Appeal Records...), nonché autentico show-stealer sulle algide fluttuazioni di "Forbes List". Questo è, in sintesi, quanto troviamo sul primo piatto della bilancia. Veniamo ora ai contro. Anzitutto, la tracklist presenta una lunghezza inquietante (venti brani, per un totale di oltre settantacinque minuti) che inevitabilmente finisce per accogliere una discreta quantità di riempitivi ("Dumb Shit" e "I'll Do Anything", per nominarne un paio). Una scaletta ridotta di un terzo avrebbe di certo giovato, e molto, al replay value di "Hate Me Now", in special modo se abbinata a una selezione più minuziosa e variegata delle strumentali. L'esito dell'esame per Dave East è in ogni caso più che positivo e tutto lascia ben augurare in vista del suo debutto ufficiale che, si spera, sarà garantito da un budget adeguato il quale gli permetta di giocarsela anche nel campionato dei grandi. Il testimone è in buone mani. |
TRACK LIST |
Dave East - Hate Me Now
(Mass Appeal 2015)
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BEATZ |
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