Club Dogo # Vile denaro

I Dogo sono sotto contratto con la Virgin, questo lo sappiamo tutti. La cosa non crea certo problemi alla libertà artistica del gruppo, né a Don Joe per la parte musicale, né tanto meno a Jake e Guè per quanto riguarda i testi e gli argomenti da trattare. Nessuno si è svenduto, come si è subito pensato sentendo e soprattutto vedendo il triste video del singolo "Mi hanno detto che...", del quale, oltre tutto, non ho molto capito un passaggio: <<odio il sistema mafioso che non mi pubblica, vende il cantante morboso perché li supplica>>. Ma la Virgin non fa parte del sistema mafioso?!? Per il terzo capitolo, Don Joe decide di affidarsi prepotentemente alle macchine ed ai synth, quindi suoni meno caldi ma diretti, che richiamano, a livello temporale, atmosfere e sonorità più recenti rispetto ai primi due album. Il cambiamento può piacere o non piacere, questi sono gusti, ma probabilmente in precedenza Joe aveva prodotto basi più originali e più adeguate allo stile dei suoi due soci. Dal canto loro invece Jake e Guè sfoderano rime, metriche e flow da pesi massimi. Soprattutto Guè è molto cresciuto e incastra i versi con scioltezza e spesso con più originalità di Jake: quest'ultimo in passato era il migliore, ora rimane sempre molto tagliente ma senza quel miglioramento che ha caratterizzato il suo socio. Tecnicamente quindi nulla da dire sui due mc's, da questo punto di vista spaccano. Quello che lascia l'amaro in bocca è che non sempre sfruttano le loro doti per creare testi che abbiano un argomento serio e concreto. Dimostrano ampliamente di saper trattare temi importanti: sia quando i testi sono più diretti, come "Spaghetti western", "Confessione di una banconota", "Incubo italiano", "Tornerò da re", oppure più metaforici come "La verità" o la bellissima "La chiave". Il problema è appunto che ci sono queste poche belle canzoni, poi tutta una serie di altre che non portano a nulla: tracce come "Giovane e pazzo", "Mi hanno detto che...", "C.D.", "Ora che ci penso" e "Dogozilla" cosa trasmettono? I Club Dogo hanno stile, tecnica, fotta: è per questo che da loro ti aspetti un disco tutto bello pesante e non solo pesante per un terzo delle tracce. Saperci fare non è una maledizione, è un dono: per questo deve essere sfruttato al meglio.