ESOTERIC - ESOTERIC VS. JAPAN: PTERODACTYL TAKES TOKYO!
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Reviewed by
Mistadave
VOTO (da 1 a 5)
:
5
Chi, come il sottoscritto, abbia idea di cosa significhi aver trascorso l'infanzia ad esaltare le gesta di Mazinga, Jeeg, Megaloman e soci, ma anche l'adolescenza in adorazione di due giradischi, un microfono ed un campionatore, non potrà che rimanere piacevolmente impressionato dalla seconda avventura in duplice veste di mc/produttore di Esoteric, che prende un po' dell'uno e dell'altro proponendo un concept album interamente poggiato sulla cultura musicale del Giappone degli anni '70 ed '80. Il mix cartoni/Pop/old school è micidiale, specialmente se proposto tutto in una soluzione unica, dove ogni elemento mantiene la sua natura pur mischiandosi con omogeneità agli altri, è una bevuta che va sparata in gola tutta d'un fiato dove è francamente impossibile distinguere un pezzo dall'altro se non guardando la sequenza dei brani sul proprio lettore. Esoteric si diverte a far danzare campioni presi dalla tradizione cartoon/Pop nipponica, alcuni al limite del comico, in cima a beat che potrebbero benissimo provenire dai primi dischi di LL Cool J e Run-DMC, inframmezzandoli con dialoghi presi direttamente dai programmi televisivi dell'epoca e rappandovi sopra con estrema rapidità metrica, sfornando le sue oramai conosciute rime da battaglia alternate ad efficaci metafore sportive, che gli appassionati di football e basket non faticheranno a comprendere. "Mecha Mecha" è il nome del sound contenuto nell'album nonché la traccia che ne introduce contenuti ed intenzioni, "Real Rap Design" ha un esilarante sottofondo cantato da un gruppo di bambini, "Neo-Tokio" propone una base di atmosfere galattiche, mentre "My New Favorite" e "Pterolab Beat Oven" sono dei complicati pezzi strumentali che contengono letteralmente di tutto e sono il collante del lavoro anche quando presenziano in fondo ad un brano a sé stante. Verso la conclusione dell'album si sfiora addirittura la genialità, per esempio quando spunta la New Wave di "I Do Lo Fi" (irresistibile il ritornello interamente ripreso), piuttosto che "Godzilla Stomp", costruita su un campione di una pubblicità della Mattel o "Plastic Model Version", il cui ritmo è semplicemente irresistibile. L'omaggio all'era delle Adidas e del Kangol è esplicito, si concretizza con l'elettronica di "Wrestlelectro" e "Gaiking Skydragon Rap", ma soprattutto con le liriche di "24 Karat Fiction", dove Eso trasforma se stesso in un catenone d'oro che viene tramandato di rapper in rapper, approfittando dell'occasione per citare molti degli eroi della scena Hip-Hop passata. Inutile continuare a richiamare brani perché sono uno meglio dell'altro, dopo il comprensibile stordimento misto a meraviglia che si prova anche dopo numerosi ascolti, dato dal continuo evolversi di ritmi e sonorità, emerge che "Esoteric Vs. Japan" è un album che riporta ai tempi moderni, quelli del dollaro facile, l'influenza di opere del calibro di "Paul's Boutique" o "De La Soul Is Dead", dischi studiati a fondo, costruiti con migliaia di pezzettini provenienti da un arsenale di infinite possibilità, fantasiosi, estrosi, smontabili e ricostruibili a piacimento. Finché ci saranno persone come Esoteric, che accettano ogni tipo di sfida mettendoci tutta la passione, l'Hip-Hop, quello vero, potrà ancora avere lunga vita, a differenza di quanto va di moda sostenere al giorno d'oggi. |
TRACK LIST |
Esoteric - Esoteric Vs. Japan: Pterodactyl Takes
Tokyo!
(Fly Casual Records 2008)
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BEATZ |
All tracks produced by Esoteric |
SCRATCH |
All cuts by 7L |