Al tempo di "Ero un autarchico" (2003) avevo congelato più di una speranza sul futuro di Frankie Hi-NRG MC, il rapper torinese non è mai stato un b-boy, un rappresentante in senso stretto della scena Hip-Hop italiana, ma fin da "Fight da faida" ha dimostrato che il Rap, nelle mani giuste, poteva diventare un'arma affilatissima, perciò reputavo ancora lecito aspettarsi guizzi degni di "Quelli che benpensano" e "Libri di sangue". Il suo ritorno, dopo i riarrangiamenti di "Rap©ital", viene anticipato da "Rivoluzione", brano in concorso al cinquantottesimo Festival di Sanremo (e questo, di per sé, non deve stupire più di tanto) che ha subito lasciato presagire i toni lirici e musicali di "DePrimoMaggio" (detto tra parentesi, il palese campionamento di "Introduzione" - presente su "Storia di un impiegato" del grande Faber - non doveva comportare la squalifica del Di Gesù?). Dopo circa un mese il disco è nei negozi e le speranze di cui sopra cominciano lentamente a scemare: le tracce sono solo undici e comprendono uno skit ("Mattatoy"), un pezzo interamente narrato ("Call-center"), la strumentale di "Rivoluzione" ed una cover ("Chicco e Spillo"), le collaborazioni sono riservate ad autori nostrani come Giorgia, Roy Paci e Bersani, in più ovviamente c'è la Cortellesi (già ascoltata in "Ero un autarchico"), i beat infine sono innocui, poco ispirati ("Pugni in tasca" utilizza lo stesso campione preso da Mr. Phil per "Giorno dopo giorno" e "Precariato" quello di Babu per "Proper Propaganda"), sospesi tra l'Hip-Hop di qualche anno fa e la necessità di trovare un passaggio radiofonico. Sì, Frankie prova come sempre a fotografare la società, a raccontare il mondo del lavoro (o meglio del non-lavoro), ci rammenta che lo Stato troppo spesso si rivela un nemico, che i media hanno un'etica tutta loro, che le pistole sono dei giocattoli pericolosi, ma in più di un'occasione rischia di passare dal comunismo delle Posse al populismo delle masse. Chi lo ricordava corrosivo, reazionario e lontano dai soliti schemi dovrà quindi accontentarsi di qualche buona rima, di una manciata di idee neppure particolarmente brillanti e di soluzioni musicali tutt'altro che entusiasmanti. Per quanto mi riguarda, fine delle speranze.

TRACK LIST

1. Pugni in tasca [Feat. Paola Cortellesi]
2. Direttore [Feat. Giorgia]
3. Rivoluzione [Feat. Roy Paci e Enrico Ruggeri]
4. Chicco e Spillo [Feat. Samuele Bersani]
5. Precariato [Feat. Paola Cortellesi]
6. Anoniman
7. Il giocattolo
8. Mattatoy [Feat. Gianluca Nicoletti]
9. Squarto uomo
10. Call-center [Feat. Ascanio Celestini]
11. Rivoluzione (Instrumental)