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Sonorità parecchio morbide, testi che potremmo definire introspettivi e un approccio complessivo abbastanza Pop, proprio in questo senso "Libero" è uno street album un po' atipico, poiché di questi non ha il solito carattere battagliero e spavaldo. Meglio così però, di dischi che ripropongono storie inverosimili e ripetitive ne siamo già pieni, dunque ben venga qualcosa di diverso. E' il caso di "Libero"? Eh no. Purtroppo no. Tolte un paio di tracce di buon livello (senz'altro "Chiusi i sipari", poi anche "Pensieri" e "Non dormo più"), Ghost brucia dei testi tutto sommato accettabili con l'uso (anzi direi l'abuso) del vocoder ("Grazie", mi spiace dirlo, è orrida quasi come un brano dei Gemelli Diversi, segue il ritornello di "Un altro sogno"), a ciò si aggiunga una produzione musicale non sempre entusiasmante e qualche scelta che fa storcere il naso (l'andatura cantilenata di "Cerco ciò che ho" che ricorda vagamente Nesli, il refrain in inglese di "Giorni", davvero bruttino). Va da sé che ognuno è libero (proprio come il titolo scelto da Ghost) di fare musica come meglio ritiene, a me tuttavia spetta l'ingrato compito di fornire giudizi e, se possibile, consigli, eccovi quindi l'uno e l'altro: "Libero" è un prodotto mediocre dal quale però emergono diversi spunti positivi, se questi saranno valorizzati correttamente da Ghost ne testimonieremo volentieri i risultati. |
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(Bra) |
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TRACKLIST |
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