Giò Lama - Check my crane style/The Italian chamber

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Occorre una premessa (o forse più d'una): da un lato registriamo con piacere il deciso incremento di uscite realizzate attraverso la stretta sinergia tra artisti Hip-Hop europei e statunitensi, dall'altro è inevitabile notare come, nella maggior parte dei casi, il contributo dei secondi sia inferiore alle attese. "Check my crane style/The Italian chamber" rientra a pieno titolo nella categoria, richiamando in maniera diretta il Wu-Tang Clan come fonte d'ispirazione primaria e presentando una tracklist arricchita da numerosi ospiti stranieri quasi sempre riconducibili al Clan stesso. A coordinare il tutto è Giò Lama, mc e beatmaker classe '85 originario di Pescara e con all'attivo diverse esperienze in ambito underground, dagli esordi in gruppo (StileInRazza) ai successivi progetti solisti (e quando un beat tape lo chiami "Dreamin' shaolin" il cerchio si chiude...); per correttezza ci tengo a sottolineare che di questa carriera pregressa non ho ascoltato pressoché nulla, in ogni caso "Check my crane style" offre un quadro abbastanza chiaro sulle abilità in campo e sulla direzione intrapresa, dunque andiamo con ordine. Quindici brani, solo uno privo di featuring (il primo, non a caso), un'ora circa di durata e il sound molto classico: il pregio principale dell'album non tarda ad emergere e risiede appunto nelle strumentali, tutte di Giò, caratterizzate da sonorità omogenee, moderatamente cupe e oblique quel tanto che basta (il sample di "Quello che ho" è lo stesso utilizzato da RJD2 per "De L'Alouette", però tagliato su misure differenti). Il riferimento al RZA dei tempi d'oro (più discepoli) è eloquente ma non si traduce nella rigida imitazione, "Check my crane style" ne riprende semmai il mood ipnotico e spigoloso, le batterie incalzanti e il ricorso costante ai campioni, individuando uno stile che, in assenza di un'originalità capace di sorprendere, ricorre a un'efficacia priva di sbavature palesi (e infatti l'unica scelta discutibile è il refrain cantato di "Proiezioni"). Questa linearità si riflette nella performance lirica del protagonista, di cui si notano lo schema metrico piuttosto semplice (la rima è quasi sempre in chiusura della barra), un timbro curiosamente simile a quello del concittadino Lou X e l'immediatezza delle riflessioni. Il tasso tecnico non è strabiliante (né è necessario che lo sia) e lievita con decisione verso l'alto quando il microfono viene affidato a Sandro Su, Claver Gold, Don Diegoh, Lord Madness, Dope One e Kenzie Kenzei, viceversa si segnalano in negativo i contributi di Solomon Childs (pigro), DaSonOfSam e Fes Taylor. Piuttosto, a titolo personale mi sento di dire che un approccio di questo tipo, ferme restando le note positive segnalate sopra, rischia di apparire troppo circoscritto alle passioni che l'autore intende condividere col suo pubblico, ovvero l'Hip-Hop e tutto ciò che gli gravita attorno, lasciando invece sullo sfondo i pensieri più maturi e personali (comunque presenti). E' un male? Non per forza, a patto di non esaurire un intero percorso discografico nella sola autoreferenzialità del genere proposto. E quindi mi auguro di ritrovare Giò Lama in un'uscita che ne racconti anche sfumature differenti, magari conservando il medesimo gusto compositivo e le migliori collaborazioni trovate in "Check my crane style".


TRACK LIST

Giò Lama - Check my crane style/The Italian chamber (Glory Hole Records 2014)
  1. Basta
  2. Sunshine [Feat. Gab Gotcha e Maury B]
  3. Check my crane style [Feat. Krumbsnatcha, Sandro Su e Johnny Roy]
  4. One chance [Feat. Solomon Childs, Claver Gold e Don Diegoh]
  5. Dirty connection [Feat. Young Dirty Bastard e Lord Madness]
  6. Put your hands up [Feat. Dezert Eez]
  7. Fachiro (fuck-hero) [Feat. Cuba Cabbal e J Mega Da God]
  8. Too many emcee's [Feat. DaSonOfSam, Dope One e Don Diegoh]
  9. You can trust [Feat. Solomon Childs e Kenzie Kenzei]
  10. Grand prix [Feat. Daima Manzu]
  11. Quello che ho [Feat. Solomon Childs, Deal e Psycho Killah]
  12. Cream & dreams [Feat. Hayze L, Big D e Sandro Su]
  13. Wu-techniques [Feat. Intell]
  14. Proiezioni [Feat. Elfa]
  15. SI-PE-NA [Feat. Fes Taylor e Dope One]
BEATZ
Tutte le produzioni di Giò Lama
SCRATCH
  • Dj Fastcut: 5
  • Dj Color: 12