The Godfathers (Kool G Rap + Necro) - Once Upon A Crime
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Reviewed by
Paolo HCM
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5
The Godfathers è un progetto avviato oramai da qualche anno tra la leggenda newyorkese Kool G Rap e il bianco di Brooklyn Necro; i due uscirono con un primo mixtape nel 2011 intitolato "The Pre-Kill", seguito l'anno dopo dal secondo volume. Nel 2013, finalmente, i due sono pronti per far uscire questo "Once Upon A Crime", un disco pieno di attese e di aspettative, visto il nome e la storia che accompagna ambedue (e parlarne è superfluo). L'album è composto da diciotto tracce, di cui un paio di skit, e conta un solo featuring, Kool G e Necro preferiscono fare tutto da soli e difatti le produzioni sono interamente nelle mani di quest'ultimo. Ascoltando il lavoro, il primo appunto che mi viene da fare è proprio relativo alla gestione dell'insieme. Avendo scelto di mostrarsi sotto un unico nome, ci si aspetterebbe di vedere una perfetta simbiosi tra le due parti in gioco, invece pare piu di assistere a una normale collaborazione, dove su ogni traccia la prima strofa va a Necro e la seconda a Kool G Rap; quasi un lavoro a distanza. Il suono è complessivamente violento, in perfetto stile Necro, e i due, come ci si poteva attendere, ci mostrano alla grande tutto il loro repertorio. Musicalmente si alternano beat crudi e hardcore come "High Tension", "Unsub" o "Heart Attack", dove soprattutto Necro si esalta (<<rapping death I'm the best of all time, celebrate a festival of a crime>>), ed esperimenti più ricchi di Soul/Funk, ad esempio "Crook Catastrophe & The Gunblast Kid" o "Hustler". Di certo il risultato è molto più soddisfacente nel primo caso, mentre sul versante opposto spesso si fa cilecca (tranne per "Gangsta", dove il sample s'incastra bene con le strofe e anche il ritornello trova la sua dimensione). Ben riuscite "High Tension", "The City" ed "Heart Attack", ma forse proprio perché a loro modo sono molto classiche anche a livello lirico, coi soliti contenuti riguardo violenza e morte. Azzeccata "Omerta", affine all'argomento trainante del tutto, e direi che il racconto è convincente, senza sfociare troppo nei soliti stereotipi, con il sample di Nino Rota che segue alla perfezione il clima scelto. Niente male anche "The Pain", con una sequenza di piano che accompagna molto bene il beat, nella quale i due ci parlano in maniera un po' piu seria del dolore e della violenza che si può incontrare ovunque; eloquente la barra <<confrontations, knife up your ass, constipation, fuck the constitution, there's death in constellation>>. Nel corso del disco, tuttavia, Necro sembra molto più ispirato e in forma di Kool G, che spesso pare quasi completare le tracce; insomma, è un disco che il Braunstein sente forse piu suo. Da citare, ancora, "Trigga 4 Here", con una base cucita su misura per Kool G Rap, e la titletrack conclusiva, con un bel sample tagliato davvero bene. Il disco alla fine risulta un po' troppo lungo e perciò potevano spuntarlo di qualche passaggio, anche perché più brani hanno medesimi mood, impatto, suoni e contenuti; bella poi la cover, che indica con precisione lo stile del disco e di nuovo si addice meglio al gusto del death rapper. Sinceramente, il lavoro sembra indicato molto più ai fan di Necro che a quelli di Kool G, i quali forse lo ricorderanno per altre uscite. In una parola? Garanzia. |
TRACK LIST |
The Godfathers (Kool G Rap + Necro) - Once Upon A
Crime
(Psycho+Logical Records 2013)
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BEATZ |
All tracks produced by Necro except track #11 produced by Necro and Kool G Rap |