INVIZZIBL MEN - THE UNVEILING
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Reviewed by
Cazza
VOTO (da 1 a 5)
:
4
In un famoso capolavoro cinematografico con protagonista Keanu Reeves si diceva che un déjà vu non è altro che un'imperfezione di matrix, perciò se le cose stanno così quest'album non è altro che un'imperfezione del programma sopraccitato. Non vorrei sembrare blasfemo, ma dal primo momento che ho infilato le cuffie e premuto play mi è sembrato di essere catapultato una dozzina di anni indietro, quando l'Hip-Hop, per come era stato conosciuto fino ad allora, stava subendo una rivoluzione sotterranea che lasciò a bocca aperta tanti appassionati; mi è sembrato di rivivere l'epoca d'oro di Company Flow e Cannibal Ox, di quel pullulare di etichette underground tra le quali, ovviamente, la Definitive Jux. Certamente non si può dire che "The Unveiling" abbia quella carica dirompente ed innovatrice di "The Cold Vein" o "Funcrusher Plus", ma io lo considero come una diramazione di quelle pietre miliari ed un omaggio ad artisti essenziali per la doppia h. Fin dal primo pezzo, "Introcutlery", tutto cassa e niente rullante, ci si trova davanti a un insieme di suoni meccanici e stridenti conditi da flow incessanti e quasi confusi (in senso positivo); questo non è altro che l'inizio. Da "Futurama" si delineano le caratteristiche hardcore che faranno da base a tutto il lavoro di Karniege e MarQ Spekt: campioni elettrici, casse e rullanti da sfondare le casse dello stereo e linee di basso estremamente profonde. Sembra quasi impossibile, ma dal secondo brano in poi è un crescendo di qualità e potenza. "Zookeper" presenta una cassa spaventosa che martella in sottofondo e un giro di clavicembalo meccanico accompagnati da voci opportunamente robotizzate, "HipHopPSA" porta nuovi giri di pianoforte e un rullante dai decibel elevatissimi, "52 Lashings" lascia interdetto per la totale mancanza di un rullante, compensato però dall'ennesima cassa martellante e dai mechanical sound tanto cari ad El-P. Pensate sia tutto qui? Niente affatto. La sesta canzone, "Jimmy Swagger", si basa su giri di voci Soul che sembravano introvabili su un album del genere, ma non vi preoccupate, il loro taglio e il battito sincopato vi riporteranno in atmosfere spaziali e per niente soft. La traccia successiva ("T-Rex") propone l'ennesimo cambio di ritmo, caratterizzato da base e flow velocissimi nonché dalla presenza del mitico C-Rayz Walz, che in questi ambienti claustrofobici ci sguazza di gran gusto. Da questo punto in poi i brani non sono così shockanti come quelli precedenti, eccezion fatta per "Mightybroady", ma lo standard è ancora parecchio interessante. I due rapper non sono certo al livello di Vast Aire (presente proprio su "Mightybroady"), però sanno il fatto loro e possiedono uno stile perfetto per le sonorità scelte; adeguato è anche il lavoro di tutti coloro che si alternano alle macchine, senza eccezioni. In conclusione: ottimo lavoro, sia per i ricordi che ci procura che per l'anticonformismo che lo contraddistingue. |
TRACK LIST |
Invizzibl Men - The Unveiling
(Green Streets Entertainment 2008)
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BEATZ |
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