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WILDCHILD - JACK OF ALL TRADES
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Bra
VOTO (da 1 a 5)
:
4
Era da un po' che Wildchild non si faceva sentire: dopo "Secondary Protocol" (2003) solo una manciata di singoli ed un EP quasi sconosciuto ("The Jackal EP", per la Industry Records), puntualmente assente invece dalle tante compile uscite negli ultimi due/tre anni da casa Stones Throw. Ed infatti sulla copertina di "Jack Of All Trades" non campeggia il solito logo circolare della label losangelina, per il suo secondo disco solista Wildchild si affida ad una sorta di autoproduzione con tanto di cd 2 contenente tutte le strumentali ma conferma la presenza di chi, fin dai tempi dei Lootpack e dei Crate Diggas Sextet, ha calcato i suoi stessi palchi. Rispetto a "Secondary Protocol" il suono č un po' pių aspro, la testa fa spesso su e gių sulle batterie di Madlib, Oh No, Black Milk e gli altri a seguire mentre Jack (che di cognome fa Brown) si muove agilmente tra racconti e riflessioni di vario genere. Fatta eccezione per qualche beat che non funziona esattamente come dovrebbe ("Puppet Masters" č forse il peggior Madlib che mi sia mai capitato di ascoltare e "Custom Love" avrebbe avuto bisogno di uno sviluppo pių ricco) "Jack Of All Trades" macina un colpo dietro l'altro, sfoderando al tempo stesso intuizioni musicali semplici ma efficaci, Rap fatto come si deve e featuring riuscitissimi. Si comincia nel verso giusto con la titletrack e la duplice benedizione di "Fresh Air" (Georgia Anne Muldrow al ritornello e, dal Michigan, un raffinato groove dei Lab Technicians), in "How We Do" fanno capolino i Souls Of Mischief, tappa obbligata prima dell'ottima "Da Herc Dance" (gran centro per Oh No), Black Milk comincia a scaldarsi con "Ox To Tha D", in cui Wild duetta con i signori Frank e Dank, nel frattempo Madlib si fa perdonare lo scivolone di "Puppet Masters" sfoderando quella gran legnata di "The League" per un ritorno al passato in compagnia di Special Ed, Masta Ace, Percee P e addirittura MC Lyte. Altra collaborazione da incorniciare in "Day N The Funk" (sempre la Muldrow, qui anche alle macchine), seguono "Interviews" (cassa e rullante di Black Milk, ironia a quintali di Wildchild), "Rest N Beats" per l'amico Dilla, "Love At 1st Mic" (e con questa Milk porta a casa il premio speciale della giuria) ed "Eyes Wide Shut" assieme ad Oh No, MED e il grasso loop al contrario di Otis Junior, a chiudere infine un remix di "The League" godibile ma sicuramente inferiore all'originale. Com'č che si dice...ah sė, bentornato Jack! |
TRACK LIST |
Wildchild - Jack Of All Trades
(Autoproduzione/Select-O-Hits/Fat Beats 2007) CD 1
CD 2
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BEATZ |
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