Jazz Liberatorz - Fruit Of The Past
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Reviewed by
Blema
VOTO (da 1 a 5)
:
4
A dieci anni dalla loro formazione e a solo un anno dall'uscita del loro primo album, "Clin D'oeil", i Jazz Liberatorz escono con questo disco. S'intitola "Fruit Of The Past" perché sembra contenga la maggior parte dei 12'' che il gruppo aveva fatto uscire prima di quest'album; a differenza di "Clin D'oeil", che vedeva la partecipazione di mc's su tutte le tracce, in "Fruit Of The Past" circa la metà sono strumentali, ma in compenso qui ne abbiamo ben ventisei. Si conferma tutto ciò che era già stato detto del primo album: trio talentuoso, ottima miscela di Jazz e Hip-Hop, farà innamorare gli appassionati dei beat jazzeggianti, il Rap proposto è bello classico... E quindi gl'ingredienti per un bel disco ci sono tutti. In un'ora e un quarto di musica si alternano pezzi strumentali interi e delle sorte di intro musicali a quelli rappati, decisione più saggia rispetto agli interludi con chiacchiera dello scorso album. Sappiamo che ai Jazz Lib riescono bene gli inni all'Hip-Hop (ricordiamoci di "Backpackers", il singolo del 2006 che finalmente qui potete sentire - se lo trovate in vinile è una chicca) e quello presente qui è "Music Makes The World Go Round" con Declaime: <<This music, God bless this music/Hip-Hop makes the world go round/this music makes the world go round>>, con un beat che rientra perfettamente nell'atmosfera del disco anche se si tratta di un remix del loro connazionale 20Syl (Hocus Pocus/C2C). Non mancano i tocchi vintage con "Force Be With You" assieme alla splendida T.Love, "It Was Only A Song", "Capture Your Mind", che ha anche una parlata in italiano di cui non riconosco la provenienza, e soprattutto "A Paris". Il picco di stile lo raggiunge "Dark Keys", con M'Selem al Fender Rhodes per creare musica sognante che non si smetterebbe mai di ascoltare. Aloe Blacc (con Exile negli Emanon) fa capolino nel ritornello di "What's Real": non dispiacerebbe in futuro sentire qualcosa di più di Aloe coi Jazz Liberatorz, la voce calda del cantante californiano ben si sposa alle sonorità dei tre francesi. Altro ex appartenente alla Stones Throw che qui ritroviamo è Wildchild nella versione remix di "After Party", presente su un 12'' dei Jazz Liberatorz dalla bellissima copertina uscito nel 2004. "Fruit Of The Past" non prova a reinventare un genere musicale e non fa niente che non sia già stato sperimentato da altri, prende semplicemente le parti migliori del Rap e del Jazz e le fonde creando un disco senza tempo, affermando che la musica non ha mai bisogno di essere di moda. Lascio la conclusione all'immancabile Fatlib che conclude la sua pacifica "My Style Is Fly", con ciò che meglio descrive i Jazz Liberatorz: <<Jazz Liberatorz: liberating the world of music with the Jazz in a Hip-Hop form, ain't no stoppin' us>>. |
TRACK LIST |
Jazz Liberatorz - Fruit Of The Past
(Kif Music 2009)
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BEATZ |
All tracks produced by Jazz Liberatorz except tracks #6 by 20Syl, #23 by Drum Brothers and #24 by Dela |