|
|
|
JEAN GRAE - THIS WEEK
Reviewed
by Bra
VOTO (da 1
a 5) : 3 +
Ho atteso quest'album per parecchio tempo: Jean Grae è uno di quei personaggi che negli ultimi anni hanno arricchito l'Hip-Hop con rime degne di tale nome, guadagnando tanto dall'esterno (il pubblico) quanto dall'interno (la scena) una stima sempre maggiore. Ho atteso "This Week", ma non sono riuscito ad innamorarmene. Ora che sono passati diversi mesi dalla sua pubblicazione posso dire che dalla mc più dotata di New York mi aspettavo qualcos'altro, qualcosa che seguisse grosso modo le ottime partecipazioni siglate dal duemila in avanti e le sue uscite da solista ("Bootleg Of The Bootleg EP", "Attack Of The Attacking Things"). Non è andata così, ed un primo dubbio sorge fin dal principio scorrendo la tracklist dall'alto verso il basso: non che sperassi di ritrovare uno per uno i nomi coi quali aveva allacciato collaborazioni il più delle volte eccellenti (The Roots, Diverse, Dj Spinna, Mr. Lif, Prince Paul, Mr. Len, Vordul Mega), ma riservare l'unico featuring ad un anonimo Block McCloud mi sembra quantomeno azzardato. Dubbio decisamente confermato per via di una scelta musicale molto più attualizzata del previsto, le sedici tracce provengono infatti da dieci fonti e per buona parte si allineano su sonorità leggere (peggio: deboli) indirizzate ad un pubblico allargato (non aspettatevi qualcosa di imponente alla "Taco Day" insomma). Fatta eccezione per 9th Wonder, Shan Boogie (è sua la produzione migliore di "This Week") e J. Cardim, tutti gli altri signori non possono dirsi particolarmente ispirati, che si chiamino Belief, Joey Chavez o Adam Deitch non fa differenza. In un quadro del genere ciò che resta è allora proprio Jean Grae, che esattamente come nella cover del disco scrive le sue cose su un foglio di carta e le raccoglie in un'oretta circa di musica. Malinconica, riflessiva, introspettiva, caparbia: la sua arma preferita è il microfono, il suo ambiente naturale il palco. Tsidi Ibrahim (questo il suo vero nome) è decisa a rimarcare una personalità esuberante ma profonda. E lo fa mettendo in mostra la propria intimità nell'e-mail di "P.S.", inscenando un fantomatico attacco di follia in "Going Crazy", assestando ganci e dritti in "A-Alikes" e "Style Wars" (<<Triple six soul, with a gold wiffle bat that I hold, and a sickle pole taped to my back. Fold, your hands not fucking with mine. It's just sucking your own dick, like un-tucking your spine>>), ammonendo l'immaturità della componente più giovane del suo consesso nello skit "Before The Spot". Più in generale Jean mira a consolidare un ruolo che le spetta di diritto in un ambiente notoriamente maschilista come l'Hip-Hop, di cui analizza con tocco femminile più di un aspetto. Tutte carte vincenti che da sole però non bastano a rivoltare le sorti della partita, vinta in sostanza con un risultato di misura. Peccato, perché sono sicuro che con le dovute attenzioni la signorina avesse tutte le capacità per mettere a segno il colpo più importante della sua carriera. Andrà meglio al prossimo giro. |
TRACK LIST |
Jean Grae -
This Week (Babygrande
2004)
|
BEATZ |
|
|