J-LIVE - THEN WHAT HAPPENED?
|
Reviewed by
Bra
VOTO (da 1 a 5)
:
4 +
"Then What Happened?" è il terzo disco di J-Live dopo "The Best Part" e "All Of The Above" (più un buon quantitativo di uscite di breve durata), l'approccio dell'mc newyorkese, giunto alla BBE con "Reveal The Secret EP" nel duemilasette, si caratterizza fin dai tempi della Triple Threat Productions per l'accuratezza sia stilistica che tematica delle liriche e per un gusto musicale apertamente influenzato dall'Hip-Hop di metà anni '90. Nel caso in esame emergono giusto un paio di novità, ovvero la decisa spuntatina data alla tracklist (tredici pezzi invece che i venti di media) e il maggior numero di produttori coinvolti (in pratica uno per traccia), a giovarne è senz'altro la coesione e infatti "Then What Happened?", salvo una manciata di imperfezioni, si tiene grosso modo sugli stessi livelli da "One To 31" a "You Out There". Al campionatore si avvicendano nomi più o meno noti, l'atmosfera è tuttavia abbastanza omogenea ed alcune performance meriterebbero massimo dei voti e lode: si comincia con Jazzy Jeff ed Evil Dee, che scelgono soluzioni molto eleganti cui sono rispettivamente sufficienti un adeguato taglio di fiati e basso, Oddisee e Yallzee optano invece per delle architetture più moderne e scompongono un loop vocale (il primo) e uno xilofono (il secondo), seguono Probe DMS e Jon Solo, sull'identità dei due ammetto la mia ignoranza ma la loro cooperazione si rivela decisamente intrigante, specie quando fa il suo ingresso la tromba di Paul Litteral ("The Last Third"), il cambio di rotta arriva con Usef Dinero e le chitarrine di "Ole", l'abbinamento (di per sé accettabile) fa un po' a cazzotti col resto di "Then What Happened?" e la sensazione si ripete anche col tempo in 6/8 di "What You Holdin'?", tocca a Kenny Keys tornare saldamente in carreggiata e gli fanno seguito Nu-Mark ("The Zone" poteva funzionare su qualunque album dei Jurassic 5), Dj Spinna e Cap D, peccato invece per la chiusura un po' fiacca di Nicolay. Contenutisticamente il tono è altrettanto sobrio, J-Live risponde anzitutto a diverse esigenze personali parlandoci del padre (<<my father did not teach me his language. I barely knew him as my father. He's like the devil in that he gave me nothing. Why is he like the devil? Because he's avoided me since I was a little boy>>, "One To 31"), della propria maturazione ("The Understanding"), di una profonda crisi coniugale (<<I prefer to be alone than not to be preferred. I guess that is what happens to a dream deferred. Slept together shared a bed but our dreams differed>>, "The Last Third") e delle difficoltà che un rapper underground inevitabilmente deve affrontare (<<trading my Rap for a slice of pie before dinner, promised in the after life I'll be a winner. But if a record don't sell than I musta been a sinner, cause now all you dish out is greens and pig innards, the worst part about it, the whole pie was mine>>, "Be No Slave"); c'è comunque spazio per l'intrattenimento ("Ole", "Ooweee"), qualche riuscita collaborazione (Oddisee e Pos su "The Upgrade", Chali 2na su "The Zone") e un pizzico di funambolismo ("What You Holdin'?"). Se questo duemilanove ancora non riesce a stupirvi provate a rispolverare una delle uscite più interessanti dell'anno precedente, è il terzo disco di J-Live e si intitola "Then What Happened?". |
TRACK LIST |
J-Live - Then What Happened?
(BBE Records 2008)
|
BEATZ |
|
SCRATCH |
|