KILLER MIKE - MONSTER
Reviewed by
Mistadave
VOTO (da 1 a 5)
:
3 -
Lo smisurato talento che baciò la fronte di due ragazzi di Atlanta, meglio conosciuti come Outkast, è sfociato in interessanti conseguenze per molte persone da loro frequentate: uno dei membri di questa lunga lista è il signor Killer Mike, anch'egli di ceppo georgiano, che prima di questo "Monster" era stato sentito al microfono in un brano di "Stankonia" e quindi spedito a dovere nell'orbita dell'Hip-Hop grazie alla fama dei suoi medesimi scopritori. Dopo ripetute sessioni di questo debutto è corretto notare le abilità in fatto di mcing del personaggio in questione, decisamente versatile nell'adattare il suo flow determinato e grintoso a ritmi di velocità differenti, ma è altrettanto corretto evidenziare l'impressione che la personalità complessiva del disco non sia di chissà quale spessore e che il tutto si perda in fretta tra la quantità industriale di proposte discografiche provenienti dal Dirty South. Scendendo nello specifico, c'è solo una manciata di pezzi che generano motivi d'interesse, vedi l'introduttiva "Monster", il geniale singolo "AKshon", la celebrativa "Home Of The Brave" con Slim Calhoun e la rischiosa (visto il tema trattato) "Rap Is Dead", mentre il pur apprezzabile groove di "A.D.I.D.A.S.", il beat sudista di "Creep Show" e gli intenti di redenzione di "Scared Straight" restano appigliati alla mera sufficienza, senza riuscire a far scaturire il desiderio di riascoltarle. Il lavoro perde quota verso la fine e non si rialza più: la tentata emulazione da vecchia scuola di "L.I.V.E." è priva di appeal ed andrebbe lasciata a rapper più consoni, "AKshon" viene fastidiosamente remixata da Lil' Jon, uno che più canzoni uguali produce e più successo ha, "U Know I Love U" contiene diverse contraddizioni concettuali (Mike, sei appena uscito dallo strip club di "Creep Show", come puoi prometterti ad una donna soltanto?), infine "Blow", "Dragon" e "Sex, Drugs, Rap & Roll" sono fin troppo confondibili con quanto proposto dagli Outkast in passato, specialmente a livello produttivo, dove risaltano le parti suonate dal vivo. "Monster" è un dischetto poco impegnato, prodotto ad hoc per fare capolino in qualche club di Atlanta, a volte entusiasmante, più spesso disarmante e snervante perché dal complesso la figura dell'artista non riesce ad emergere come dovrebbe, restando troppo appiccicata alla spintarella generosamente elargita da Big Boi ed André 3000. |
TRACK LIST |
Killer Mike - Monster
(Columbia 2003)
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BEATZ |
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SCRATCH |
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