Killah Priest - The Psychic World Of Walter Reed
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Reviewed by
Blond Dee
VOTO (da 1 a 5)
:
4,5
Sssshhhhh! Voglio un minuto di silenzio. Anzi no, scusate. Due
ore abbondanti di silenzio e concentrazione. Questo è ciò che richiede e si
merita "The Psychic World Of Walter Reed". Se ritenete di non disporre di tutto
questo tempo da perdere per ascoltare un disco o se credete di non tollerare il
peso delle liriche di Killah Priest, lasciate perdere a priori, questo è
materiale che non fa per voi. Priest, che personaggio. Dagli esordi di
"B.I.B.L.E." a una carriera costellata di splendide gemme, tutte elaborate
attorno a tematiche peculiari: la religione, la spiritualità, ma anche tanti
riferimenti alla storia, specialmente antica, e ai miti. Sempre un Wu-member,
ma sempre agendo nell'ombra, come di consueto fanno i colti, gli eruditi e
coloro che ricercano la verità. Questo disco è la sua Bibbia (non solo per i
contenuti, ma anche per l'estensione) e Mr. Walter Reed ha voluto offrirla
all'umanità. E' un manifesto del suo pensiero, della sua visione del mondo,
lanciato attraverso la sua etichetta indipendente, Proverbs Records, per essere
così libero da qualsiasi forma di compromesso. <<Sitting in my chair, then
the vision appear/starring at the wall, the wall turned into spheres/and the
spheres held the planets, some distant some near/warm currents were rushing,
infinities came in abundance/centuries seasons zodiac by the dozens>>,
questi pochi versi presi da "Brillantaire" rendono chiaro il mood generale del
disco. Sinceramente, le parole e i commenti si sprecherebbero: ritengo che sia
un disco che prima di tutto va studiato perché lo si possa cogliere appieno. Se
non si ha un minimo d'interesse e di curiosità nel leggere tra le righe ciò che
Killah Priest ci vuol raccontare, è probabile che non si riuscirà ad apprezzare
in pieno tutte le sfaccettature del disco. E' vero, la durata doppia, per
un totale di quarantuno tracce (ci sono artisti che arrivano a certe cifre sì e
no con tre album) può spaventare, quindi mi assumo il compito e la
responsabilità di indicare al possibile interessato alcune linee, alcuni punti
dai quali iniziare per poi addentrarsi a fondo nella materia dopo un primo
assaggio. "Shadow Landz" è la giusta introduzione per muovere i primi passi nel
mondo mentale di Walter Reed; "The Document" offre una spettacolare strumentale
Jazz firmata Godz Wrath; "How I Write" ci permette di entrare per un momento
nella testa di Priest quando prende carta e penna e butta giù le sue liriche;
"They Say" e "The Black Market", un po' più classiche, si fanno apprezzare anche
senza bisogno di immergersi nei contenuti. Questo è solo qualche spunto, non è
affatto facile fare una breve selezione e mi vien male a non consigliarvi anche
"Tonite We Ride", con l'evergreen George Clinton, e "The Winged People",
che dimostra come i riferimenti sacri del nostro non si limitino alla tradizione
cristiana ma mi estendano ben oltre (in questo caso si parla degli Anunnaki,
l'insieme delle divinità delle civiltà della Mesopotamia). Ma se siete amanti
del suond del Wu-Tang di vecchia data, quello classico di "Enter..." (e se state
leggendo una nostra recensione immagino lo siate...), "Devotion To The Saints"
con GFK e Inspectah Deck fa decisamente al caso vostro. Produzione di RZA? Manco
per sogno, ci pensa Kalisto a farci tornare indietro coi ricordi con un beat
perfetto per ricreare quelle atmosfere classiche che tanto ci piacciono. In
realtà proprio le due strumentali prodotte da The Abbot non mi hanno
entusiasmato più di tanto; di gran lunga migliori le prestazioni del già citato
Kalisto, 4th Disciple e Jordan River Banks. Tirando le somme, un lavoro che
rispecchia completamente il suo autore, coerente con il personaggio Killah
Priest, a mio avviso troppo spesso sottovalutato o addirittura non considerato
dai più. Sicuramente gli è scappata la mano per quel che riguarda il numero dei
brani, indipendetemente dalla qualità (molto buona in generale), l'ascolto si fa
così complicato anche per i più devoti divoratori di dischi Hip-Hop e la
valutazione generale ne ha risentito. Ciò che comunque impressiona, è il fatto
che non ci siano grossi scivoloni né da parte dell'mc, né da parte dei
produttori chiamati a supportarlo, il che è abbastanza raro in lavori che
presentano un numero di brani tanto corposo. Ora il biglietto e la guida li
avete, godetevi il viaggio. |
TRACK LIST |
Killah Priest - The Psychic World Of Walter Reed
(Proverbs Records 2013) Disc 1
Disc 2
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BEATZ |
Disc 1
Disc 2
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