Loopwhole Beats - Newyorkism
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Reviewed by
Bra
VOTO (da 1 a 5)
:
3,5/4
L'introduzione, non me ne vogliate, sarà scarna, non per pigrizia ma per penuria d'informazioni: Loopwhole Beats è un mc e produttore newyorkese qui alla sua prima prova ufficiale (autoprodotta), pubblicata prima in vinile (subito sold out) e poi in digitale, seguiranno un capitolo due di "Newyorkism" attualmente in pre-order (in realtà doveva uscire in autunno, però il ragazzo è finito - o forse è tornato - dietro le sbarre del carcere di Rikers Island riemergendovi solo di recente...) e un capitolo tre in corso d'opera. A segnalarcelo è stato l'amico Davide Dusty Fingers, che ringraziamo di cuore; l'esordio di LB è infatti un nitido omaggio alla tradizione, un progetto che farà felici nostalgici, feticisti dei crates e cultori dell'analogico. La parola d'ordine, piuttosto ricorrente all'interno della tracklist, sembra essere SP1200, macchina che dovrebbe riportarvi alla memoria la golden age dell'Hip-Hop, gli anni novanta, Marley Marl, Premier, Beatminerz e Large Professor. Ispirato da chi ha condotto questa musica ai suoi vertici assoluti, il Nostro ne adotta le medesime formule compositive e si affida all'uso rigoroso di sample e breakbeat con risultati davvero apprezzabili: sebbene si muova sul filo del tributo senza proporre alcunché di nuovo, "Newyorkism" è un album intrigante proprio nel parallelo che innesca rispetto ai suoni del passato - e, laddove il sottinteso non fosse già chiaro, negli equilibri tra mcing e beatmaking il secondo ha qui un ruolo di certo preminente. Non che s'intenda sminuire la componente lirica, condensata in (auto)celebrazione ed egotrip e divisa tra lo stesso Loopwhole Beats e un selezionato parterre di ospiti (tra i quali J-Love, Shabaam Sahdeeq, Sadat X e Grand Daddy I.U.), tuttavia è evidente che il valore del disco si misuri dalla fragranza del sound, dall'efficacia dei campioni scelti e dalla qualità dei singoli abbinamenti. E allora il consiglio è di immergersi nel mood jazzy di "SP1200 Days" e nelle semplici simmetrie di "Clinton Street", farsi trasportare dal caldo pianoforte di "Gem" (di cui apprezziamo altresì il riuscito scambio di strofe), deliziarsi di "1991" (quei fiati mi ricordano tantissimo "Dritto dal cuore" dei Next Diffusion!) e "Queens Blvd." (confesso il mio amore smodato per i loop di xilofono), sentirsi infine a casa propria grazie a un giro molto riconoscibile come quello di "The Sanford" (fate un veloce confronto con l'intro di "Fritzdacat"). Nel suo piccolo (e non mi riferisco ai trentasei minuti di durata), "Newyorkism" è una boccata d'aria fresca per quanti faticano ad orientarsi tra ibridi e contaminazioni di qualità infima, un'operazione dal gusto inequivocabilmente Hip-Hop e perciò da premiare con sincero entusiasmo. |
TRACK LIST |
Loopwhole Beats - Newyorkism
(Golden Souns Records 2015)
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BEATZ |
All tracks produced by Loopwhole Beats |