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THE LAST EMPEROR - PALACE OF THE PRETENDER
Reviewed
by Dr.
What?
VOTO (da 1
a 5) : 4 +
Siamo nell'epoca del caso. Oggi ci si incontra per caso, ci si sposa per caso, il buon Pollock ci insegna che per caso si dipinge anche, e molte delle cose che facciamo e viviamo ogni giorno avvengono per caso. A mio parere siamo totalmente immersi e governati dalla casualità, l'arte del cogliere e sviluppare ciò che in realtà non cercavamo: l'esito buono/cattivo dipenderà molto dalla percentuale di fortuna che accompagnerà la casualità, comunque sempre presente e decisiva nel prendere decisioni. Per caso, appunto, conobbi The Last Emperor un bel po' di tempo fa tramite un video su Yo! (MTV) peraltro in ottima compagnia (KRS-One e Zac De La Rocha, altri tempi, altri video...), e sempre per caso me lo ritrovai davanti, 7 anni dopo, in un impolveratissimo scaffale di un improbabile negozietto di Catania, sotto forma di compact disc/album d'esordio. "Palace Of The Pretender" è il nome del disco, e c'è subito da precisare che si tratta della versione europea: il lavoro infatti esce negli States sotto il nome di "Music, Magic, Myth" e con qualche traccia in più. Di materiale interessante ne troviamo parecchio, ma ciò che risalta subito all'orecchio, al primo ascolto, sono le liriche: L'Ultimo Imperatore, avvalendosi di un linguaggio semplice ma figurativo, per buona parte della durata del disco compie un ponderato impasto di saggezza e autocomprensione, arrivando facilmente a catturare l'attenzione dell'ascoltatore costringendolo a riflettere (<<On a single planet, under a single sun; In a single solar system some think it's odd; Entire galaxy created by a single god; With a single thought, and a single plan; Single earth fashioned by a single hand>>). C'è da dire che Emp non è così efficace nella tecnica: il suo approccio da freestyle e la voglia di mantenersi sempre chiaro e schietto nel linguaggio, fa sì che in alcuni episodi il nostro risulti un pò fuori metrica e macchinoso. Poca cosa se questo avviene per chiudere qualche rima intensa e ricca di significato come nel suo caso. A questo proposito segnalo "Karma", "Meditation", "Single Mother", "Shine", "The Great Pretender" e "Drifter" che trasudano un'accuratissima ricerca nei dettagli della realtà e una particolarissima attenzione alle sofferenze della donna. Da notare anche la quasi totale assenza di punchlines. Le produzioni variano da suoni morbidi che seguono perfettamente l'indole idillica del nostro J. Gray, ad alcuni più accattivanti e aggressivi (targati per il più delle volte Da Beatminerz) a supporto di sfoghi personali o esortazioni di tipo sociale. Detto questo, apriamo due paragrafi, uno divertente, l'altro tristissimo, che meritano un ascolto in più. Il primo si chiama "Secret Wars" (presente anche con il sequel "Secret Wars II") che, partendo dalla passione di Emp per i fumetti, descrive, con incomparabile fantasia, una possibile battaglia tra i suoi mc's preferiti e gli eroi dei comics americani, imitando in alcuni casi persino la voce dei personaggi tirati in causa (!!!): vi assicuro che c'è da divertirsi. Il secondo si chiama Poetic e prende vita nella terza traccia dell'album "One Life": struggenti i suoi versi a poche settimane dalla sua morte per cancro al colon. Alla fine questo "Palace Of The Pretender" risulterà un buon album, macchiato però da un amarissimo retrogusto dovuto al fatto che un'artista con così tanto talento venga costantemente sottovalutato. Che sia solo un caso? Paralyzed on the bathroom floor by
pain Poetic (R.I.P.) |
TRACK LIST |
The Last Emperor - Palace Of The
Pretender (Raptivism
2003)
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BEATZ |
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