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Quello di Leon, giovane beatmaker teramano, è un percorso evidentemente in crescita, del quale abbiamo già saggiato qualcosa in "The unseen side of the moon". I venti brani scelti per "Music for souls, who claim to be strong" ne seguono la maggior parte delle ispirazioni, partendo anzitutto dal Soul e schiudendosi in composizioni molto minuziose, frutto di un accorto lavoro di selezione, taglio e cesellatura di ciascun sample. Il risultato finale offre una panoramica compiuta sulla tecnica e sul gusto produttivo di Leon, cui sarà facile perdonare qualche scomposizione eccessivamente insistita e tutta a discapito della melodia; in media, infatti, "Music for souls..." appare godibile e soprattutto articolato, pregio non da poco se si prende in considerazione la leggerezza che il più delle volte si percepisce nei prodotti amatoriali degli esordienti. In questo caso non è così, lo dimostrano anche la registrazione, molto buona, l'efficacia delle grafiche e la presenza di un sito dedicato alle varie uscite del produttore. Soprattutto, però, convince la capacità di non riprodurre meccanicamente gli stessi schemi nel momento in cui si pongono a confronto due dischi diversi e pressoché contemporanei come "Music for souls..." e "The Rorschach code #", quest'ultimo su sonorità più scure, che abbandonano i campioni Soul e la linearità dell'Hip-Hop. L'impressione è che Leon sia ancora in una fase di scoperta, di sperimentazione, dunque anche di enorme libertà; tutti passaggi necessari per una maturazione piena e, mi sembra, vicina. |
(Bra) |
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TRACKLIST |
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