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MADLIB - SHADES OF BLUE: MADLIB INVADES BLUE NOTE
Reviewed
by Bra
VOTO (da 1
a 5) : n.g.
Se qualcuno dovesse chiedermi perché adoro così tanto l'Hip-Hop, potrei tranquillamente rispondere facendogli ascoltare qualche breve assaggio di "Shades Of Blue". E la cosa, me ne rendo conto, potrebbe suonare alquanto strana, dato che quello di Madlib non è certo il più classico dei dischi Hip-Hop. La passione per qualunque genere musicale, a mio avviso, sboccia (e persiste) su di un piano strettamente emozionale (e, per intenderci, parlando di Jazz la cosa è ancora meno casuale): esiste un legame molto particolare (perfino intimo) tra l'ascoltatore e la musica che non può essere né descritto, né spiegato in maniera del tutto razionale. Per dirlo con le parole di qualcun altro: <<...deliziosa delizia e incanto, era piacere impiacentito e divenuto carne>>. A me, ad esempio, succede con "Distant Land", la terza traccia di questo splendido disco. Non avrò particolare premura nel dilungarmi a valorizzare l'artefice di tutto ciò perché do per scontato che tutti voi sappiate perfettamente cos'è in grado di fare Madlib, per "Shades Of Blue" poi l'idea non è nemmeno nuovissima: riunire sotto un'unica bandiera l'Hip-Hop e il Jazz. La differenza (non da poco) sta nel fatto che quasi nessuno saprebbe farlo alla sua maniera. Invece che estrapolare e sequenziare campioni, Madlib ha praticamente risuonato secondo il proprio estro artistico pezzi di Reuben Wilson ("Stormy"), Donald Byrd ("Stepping Into Tomorrow"), Andrew Hill ("Andrew Hill Break"), Gene Harris & The Three Sounds ("Slim's Return", singolo di cui gira anche il video) ed altri nomi più o meno conosciuti per i profani del Jazz, ha ricostruito giri di batteria magnifici e ha fuso il tutto con un tocco unico, oltre che impeccabile (parte del merito chiaramente va alla Blue Note, etichetta aperta a sperimentazioni di tale genere). La sola traccia rappata è "Please Set Me At Ease", ad opera di Medaphoar (e dopo averlo ascoltato anche in "Madvillainy" e "Secondary Protocol" è lecito chiederne a gran voce il fatidico lavoro solista), tra gli ospiti restanti meritano una citazione gli alter-ego Yesterdays New Quintet e Morgan Adams Quartet Plus Two ("Funky Blue Note" è interamente scritta da Madlib), più Dj Lord Such ai piatti. Madlib continua a non deludere le aspettative macinando dischi su dischi e confermandosi tra gli esponenti più validi dell'attuale Hip-Hop: per chi ha imparato a distinguere la qualità dalla mediocrità, il suo nome dovrebbe essere ormai sinonimo di garanzia. |
TRACK LIST |
Madlib -
Shades Of Blue: Madlib Invades Blue Note (Blue Note
Records 2003)
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BEATZ |
All tracks produced by Madlib |
SCRATCH |
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