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MANTRONIX - IN FULL EFFECT
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Reviewed by
Mistadave
VOTO (da 1 a 5)
:
n.g.
Negli anni '80 le parole Hip-Hop e mainstream usavano starsene per conto proprio, senza pericolo di vicendevole contagio: ciononostante, l'inventiva di qualcuno cominciava a dare i primi frutti, costruendo le ramificazioni iniziali del genere. Tra i personaggi più influenti in fatto di variazioni sul tema, spiccava l'estroso Kurtis Mantronik, ragazzo nato in Giamaica, cresciuto in Canada e trapiantato definitivamente a New York da adolescente, un eccellente produttore che scelse di riprendere le influenze alla "Planet Rock" per trasformarle in una commistione di Hip-Hop, Electro Funk e Dance, stendendo innovative basi fatte al computer sopra le quali rimava Mc Tee, qui al suo ultimo gettone di presenza nel progetto Mantronix prima di arruolarsi nell'esercito americano. "In Full Effect", giunto terzo nella discografia del gruppo, è l'ideale proseguimento delle idee nate dai dischi precedenti: basi all'avanguardia, cura particolare nella minuziosa stesura delle sequenze di batteria, tagliate, sovrapposte e infine abbinate a bassi futuristici e strumenti realmente suonati, sottolineando la forte propensione di Kurtis alla melodia. L'album ricalca usi e consuetudini dei Mantronix, difatti: 1) non dura neppure quaranta minuti; 2) le tracce sono meno di dieci; 3) contiene la classica puntata di "Get Stupid"; 4) si chiude con il "Mega-Mix" finale, che ripercorre gli episodi salienti e li racchiude in una sorta di piccolo mixtape. La traccia più significativa è senza dubbio "Simple Simon", composta da rime già sentite in "Music Madness" e riadattate a una base fortemente Elettronica, comandata da un fantastico riff di chitarra elettrica, seguono a ruota l'incitante "Join Me Please", l'abrasiva "In Full Effect", ma anche la cantilena di "Gangster Boogie" e "Sing A Song", ambedue accompagnate da vari break di batteria incastrati alla perfezione l'uno con l'altro. Fu l'ultimo disco a nome Mantronix che potesse definirsi Hip-Hop allo stato puro, visto che Kurtis, dopo l'abbandono di Mc Tee, preferì rivolgersi verso un genere sempre più House, continuando a compiacere un tipo di pubblico che si era conquistato per la diversità dei suoi suoni e lasciando il mercato americano per quello anglosassone, senz'altro più ricettivo a quel tipo di musica. Ma questa è un'altra storia. Il compito che ha invece questa recensione è quello di sottolineare l'importanza che "In Full Effect" e lo stile Mantronix rivestirono nell'era dei kangols e degli homeboys, ritagliandosi un posto di tutto riguardo nell'Hip-Hop dorato degli anni ottanta. |
TRACK LIST |
Mantronix - In Full Effect
(Capitol Records 1988)
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BEATZ |
All tracks produced by Mantronik |
SCRATCH |
All scratches by Mantronik |
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