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Durata (poco più di un'ora), promozione (il video di "Gold rush") e, in generale, una densità tematica che attinge al personale ma non solo, sono segnali di un'uscita le cui ambizioni appaiono chiare: ritagliarsi un ruolo nell'Hip-Hop italiano, underground o meno non importa. "Frastuono dei viziosi" è infatti un progetto un po' in bilico nel taglio musicale, moderno ma con moderazione; si passa da sonorità d'impostazione più tradizionale ("Totem", la titletrack) ad altre decisamente attuali ("Mi casa", "My destiny", "Sotto censura"), nonostante ben diciotto delle diciannove tracce siano nelle mani del medesimo produttore, ovvero Ghostblaster. Il risultato è altalenante, così come alcuni refrain cantati sono davvero bruttini (penso in particolare a "Take my time"), limiti evidenti di un disco che ha comunque il merito di porre al centro le qualità del suo protagonista. Master Drew, alla seconda prova solista, racconta se stesso e la realtà che lo circonda senza strafare, affidandosi a liriche precise, flow duttili e riflessioni schiette, elementi di certo positivi e che, con qualche taglio alla tracklist e un mood meno discontinuo, potevano imprimere a "Frastuono dei viziosi" un taglio più deciso (e decisivo). |
(Bra) |
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TRACKLIST |
NOME Master Drew TITOLO DISCO RUOLO CONTATTI |
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