Con tredici pezzi avevano svuotato la pista, e dopo una rissa ci troviamo in testa "16 punti di sutura", a conferma dello stile e dell'originalità di Goedi e Medda. I due milanesi regalano una ventata di freschezza a tutta la scena, sia dal punto di vista delle produzioni che per quanto riguarda il Rap. Goedi alle macchine fa un lavoro eccellente. Le sue basi non sono né complesse né estremamente innovative, semplicemente sono stilose e suonano bene; la loro forza sta nella semplicità e nell'originalità dei suoni. Ad esempio si passa da produzioni ciccione come "Fuori dal microfono" e "Nel club non si respira" ad altre dal suono più industrial come "Chi ti ha detto..." e "La pianta". I testi di Medda spaziano in temi inusuali per il mondo Hip-Hop: "Fake panozzo", che presenta la vita di uno sfigato negli anni '80, "Lento dentro", la rivalsa personale di uno come tanti che però si ribella alla vita che lo incatena (<<..me la pagherai con me non giochi più/sono lento dentro ma a fermarti sarai tu...la mia vendetta sarà grassa grassa/ti ho preparato gia la cassa...>>), ma poi tornano anche a temi classici, come la vita senza la musica, l'erba o la figa. Comunque anche su queste argomentazioni Medda se la cava alla grande perché le sue metriche sono molto curate e soprattutto presentano incastri e argomentazioni mai banali, si sente che dietro c'è uno studio vero e che quasi nulla è lasciato al caso. Ormai fare un disco è diventato fin troppo facile: con un computer e un microfono chiunque può far uscire una ventina di tracce, anche accettabili dal punto di vista puramente tecnico-sonoro, ma quasi sempre non altrettanto valide per originalità delle produzioni o dei testi. Lo studio, la conoscenza e l'umiltà di saper fare autocritica sono alla base di tutto. Quindi, senza paura di essere smentito, quando si parla di Hip-Hop italiano, piuttosto di sentire ogni giorno una nuova autoproduzione senza nervo né spina dorsale, che suona identica a quello che si sente sempre in giro da anni, preferisco di gran lunga ascoltare cinque dischi buoni all'anno, e "16 punti di sutura" è sicuramente uno di questi cinque!

TRACK LIST

1. Arriviamo nel villaggio
2. Fuori dal microfono
3. Chi ti ha detto...
4. Nel club non si respira [Feat. Turi]
5. Sembra ieri
6. Non li fermano più
7. Avvelenato
8. Sei messo male
9. Mi disconnetto
10. Solo grazie a voi
11. Non sei una figa [Feat. Fabri Fibra]
12. 2 passi
13. La pianta [Feat. Babaman]
14. Fake panozzo
15. Va bene ok
16. Lento dentro