Montenero - Manovalanza
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Reviewed by Mr. Bushsdoc
Prima d'iniziare a scrivere, sono andato a leggermi alcune recensioni di "Manovalanza" sparse per il web. Ora, capisco la soggettività, il de gustibus e poi bla bla bla, ma quel che ho riscontrato mi è sembrato sinceramente un po' eccessivo. Tra chi dà voti altissimi mitragliando il lettore con aggettivi su aggettivi e chi prende spunto (diciamo così...) dalla presentazione del disco redatta dall'etichetta (che sembra descrivere un disco diverso da quello che ascolti una volta che premi play), mi sono sentito in un esperimento di Solomon Asch. Possibile che nessuno l'abbia considerato come l'ennesimo disco 80% autocelebrazione/20% mix tra robe intimiste e pseudo-critica sociale (diciamo in perfetta sintonia con l'immaginario Dogo Gang degli ultimi anni) spacciato per il disco della maturazione del rapper tal de tali?! Perché "Manovalanza", primo disco ufficiale di Montenero, è esattamente questo! Per carità, non è tutta roba da buttare - l'intro (bella base del sempre bravo Freshbeat) è di quelli che ti ascolti una decina di volte prima di passare alla traccia successiva, "It's all real" è piacevole (grazie soprattutto a Shocca), "Quando ce ne andiamo via" ha un'atmosfera che prende bene e in "Rap baygon" e "Guarda in alto" (con Ensi) si martella come si deve - , ma la bilancia pende pesantemente dal lato sbagliato. Facendo una rapida panoramica con l'aiuto della tracklist: "Tale padre tale figlio" vede una buona idea rovinata dal ritornello con l'auto-tune, "SDO anthem" ha un testo di una nullità allucinante, "Società impazzita" è appesantita eccessivamente dalla base ripetitiva di Don Joe, "Che ne sai tu" raccoglie alcune delle barre più fiacche e sciocche dell'album (da non dimenticare: <<non voglio dare i soldi a Monti, ma montanti>>), "Soli" ripresenta il cacofonico ritornello in auto-tune e "Tony Maneros" confonde il protagonista de "La febbre del sabato sera" con quello di "Grease" (seriamente...). Cos'altro dire? Il flow scorre come si deve nella sua semplicità e, a onor del vero, Montenero riesce a tenere bene anche i vari frangenti di storytelling autobiografico presenti in più punti del disco, non proponendo comunque soluzioni realmente efficaci né in questo tipo di momenti né in quelli più leggeri e/o spacconi. Già sentito. |
TRACK LIST |
Montenero - Manovalanza
(Red Carpet Music 2014)
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BEATZ |
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