NIGHT SKINNY - METROPOLIS STEPSON
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Reviewed by Blema + Bra
Uscita numero uno per Night Skinny aka Cee Mass, dj (prima) e beatmaker (poi) originario di Termoli, in provincia di Campobasso, ma milanese di adozione. Pur trattandosi di un esordio abbiamo di fronte un prodotto di notevole fattura, la distribuzione è stata affidata alla Relief (per il momento mille copie numerate a mano una ad una), la qualità della registrazione è straordinaria e in scaletta abbiamo nomi il cui calibro è elevatissimo, da M. Sayyid ed High Priest (Anti-Pop Consortium) a Vordul Mega. Cominciamo laddove, solitamente, una recensione potrebbe concludersi, cioè dall'elogio del packaging (e, per un disco italiano, accade di rado), feticcio dei collezionisti: uno splendido cartonato che si richiude su sé stesso, due cover (N ed S), la prima ad opera di Paolo "Worde" Soriano con il lettering di BeanOne e la seconda di Bod. Proprio quest'ultima presenta una figura umanoide che ribadisce il riferimento a "Metropolis"; il primo album di Night Skinny è infatti una sorta di concept che si ispira al capolavoro espressionista di Fritz Lang, assimilandone il dualismo, molto simbolico, tra sottosuolo e superficie. Nella sua musica il produttore riesce a far convivere synth e sample, passato e futuro, macchine e software. Tra le quattro mura del suo studio (che, per inciso, si chiama EdenGarden, proprio come il giardino dove vive Freder, uno dei protagonisti di "Metropolis") Night Skinny traduce le rivendicazioni dell'underground attraverso un sound che sa essere gelido ("Subway connection", "I go to sleep"), astratto ("Duorm", "No way out") e futuribile ("Hand made grenade", "Chiacchiere e immagine"); al suo fianco la presenza dosata, perché preziosa, di Dj Myke, Tayone, Stabbyo e Dj 2P. E' questo lo scenario, altamente evocativo, nel quale si muove la narrazione di "Metropolis Stepson", si comincia con l'omaggio, quasi dovuto, alla metropoli per eccellenza ("Back 2 NY" e "Nyc born"), Esa interpreta il fermento che scuote, chiaramente dal basso, l'Hip-Hop (liricamente, però, si tratta di uno degli episodi peggiori del disco), Op'Rot, Ramtzu e Shamantide segnalano gli ostacoli incontrati lungo il proprio percorso, il primo dei tre torna poi in "Duorm", ottimo estratto (con tanto di video) che descrive le contraddizioni e i luoghi comuni di una realtà complessa come Napoli. Degna di nota è la collaborazione tra Mastino e Lord Bean (!), che puntano il dito contro il potere, illusorio, delle chiacchiere e delle immagini (ci ricorda un pezzo con un certo Danno...?), più allucinato, infine, il Rap di Mental D Tektor (bravissimo in "Demolition in progress", ma solo per chi ha la pazienza di resistere all'intera traccia), di nuovo Mastino ("Cattivi pensieri") e Gomez (assieme ai primi due in "Triangolio"). Buone anche le prestazioni degli mc's provenienti da oltreoceano, specie quelle dei due consorziati, mentre qualche traccia rimanente si allontana un po' troppo dalle tematiche di "Metropolis Stepson": si tratta di "You and I", una "Cose preziose" in versione Lugi (nota: il carillon tratto da "Per qualche dollaro in più" non si abbina granché ai synth) e "Traffic", panegirico di nessun interesse firmato Tormento. Insomma, abbiamo tessuto quasi solo lodi per questo disco, che è tra i pochi italiani recenti che vale la pena di acquistare. E' solo un debutto e l'autore non ha osato al centopercento, ad esempio staccandosi del tutto dai vecchi del Rap, che tanto diedero (passato remoto) alla scena: per "Metropolis Stepson" è stata una scelta ponderata, nel futuro chissà, forse sarà proprio Night Skinny il Fritz Da Cat del 2010... |
TRACK LIST |
Night Skinny - Metropolis Stepson
(Baxter Building/Relief Records 2010)
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BEATZ |
Tutte le produzioni di Luca "Cee Mass" Pace aka Night Skinny eccetto per le tracce #1, #2 e #15 di Night Skinny e Dj Myke e #9 di Night Skinny e Stabbyo Boy |