Nitro # Danger

Nitro, il rapper mezzo metallaro che fa tanto il nerd, nonostante la giovane età - ricordiamo che è un classe 1993 - esordisce nel panorama Hip-Hop italiano con un disco d'indubbio carattere e notevole personalità. Il grande pubblico ha avuto la possibilità di conoscerlo grazie ad MTV Spit, dove in entrambe le stagioni si è piazzato al secondo posto, e l'ampia esposizione mediatica è stata sicuramente preparatoria all'uscita di "Danger", ovviamente marchiato Machete Empire. Nitro è un talento naturale, il suo flow e le sue rime sono molto spontanee e sembra proprio che gli riesca molto facile fare il Rap. Allo stesso tempo, però, ha ancora bisogno di sgrezzarsi un po', ma questo lo farà senz'altro con l'esperienza, dato che il tempo è tutto dalla sua parte. Con "Danger" l'mc vuole mettere ben chiari i puntini sulle i, accentrando ogni riflettore su di sé: non ci sono featuring e l'album è decisamente breve, in modo da dare assoluto impatto al suo Rap e a quei pochi ma incisivi concetti che vuole trasmettere. Le produzioni sono tutte di beatmaker diversi e spaziano in molteplici direzioni: si va dai nomi più affermati, come Squarta, Del e Shocca, fino alle nuove leve, rappresentate ad esempio da Denny The Cool e Strage. E se si pecca un po' di disomogeneità nel mood generale, nulla di grave: forse anche questa è una scelta presa per non soffermarsi troppo sui crediti e restare invece concentrati sul Rap. L'influenza del sound Machete si sente prepotentemente in "Danger", è ciò che tutti si aspettavano ed è anche un percorso logico rispetto all'identità del giovane rapper, che è tra quanti incarnano meglio lo spirito e le tematiche della crew. Mi sembra inutile segnalare delle tracce in particolare, in poco più di mezz'ora di ascolto l'attenzione è sempre alta e il disco, compatto e scorrevole, si lascia ascoltare con interesse dall'inizio alla fine, senza mai cadere in facili luoghi comuni ma, anzi, analizzando coscientemente il filone intrapreso anni addietro da Salmo, omaggiato ulteriormente dal punto di visto contenutistico ricorrendo molto spesso ad immagini provenienti dal mondo del cinema. Tirando le fila, abbiamo tra le mani un ottimo biglietto da visita, una base di partenza dalla quale è possibile spiccare il volo: attendiamo ovviamente una seconda prova, magari un po' più corposa e di più ampio respiro.