NOSTA & MADJ - ALMA MATER
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Reviewed by Riccardo Orlandi
Nosta e Madj rientrano nel gruppo di esponenti dell'Hip-Hop della nuova generazione bolognese che rimane ben ancorata alle radici culturali del capoluogo emiliano. Senza farsi accalappiare dai facili stereotipi del rapper spaccone o disagiato di turno, i nostri tengono fede al credo del Rap classico, legato a doppio filo, per quanto riguarda la diffusione italiana, a Bologna. Madj produce dei beat squisitamente diretti, con campioni sufficientemente vari e loop di basso belli sostenuti, creando atmosfere sonore molto vicine ai vari tagli dell'interpretazione del rapper (fantastici gli inserti di fiati in "Alti e bassi", da brividi). Nosta fa il suo dovere: la tecnica non è il punto forte (balzano all'occhio un paio di chiusure interessanti: <<qua da me non è Kiss Me Licia/è "Smack My Bitch Up">>, ma la ricerca fonetica è debole, se non nell'ottimo sfoggio retorico della traccia d'apertura) ma l'attitudine sincera e un po' campagnola (<<con gli stipendi da operai e il bon ton dei marinai>>; l'inizio del video di "Maleducato" cita gli Onyx proprio per prendere le distanze da quel tipo di Rap) rende piacevole il mood del disco, ben lontano dal cadere in una qualunque tentazione estremistica, che sia pseudo-gangster o finto-depressiva. Le produzioni liriche di Nosta oscillano tra il piglio scanzonato di cui abbiamo parlato (la spocchia di "Maleducato" e "Lascia stare" o l'immancabile atmosfera da live di "Bella vez") e un'introspezione più pacata e - a tratti - sofferente ("Alti e bassi", "Inverno 09/10") passando per sane esternazioni dell'amore per l'Hip-Hop ("Ragioni"), serie di riflessioni ("No", dove Jack The Smoker sa sempre stupire, quadrato e preciso come pochi altri) ed orgogliose autobiografie ("Sono io"). Il disco si chiude con "Sogno un'altra vita", degno riassunto della semplicità e dell'orgoglio che contraddistinguono il nostro rapper. Detto tutto questo, chiariamo un semplice punto: genuinità, sincerità, passione e quant'altro sono ottimi punti di partenza, ma se Nosta - e la scena dei rapper poco più che ventenni - vuole dire qualcosa al mainstream o ai mostri sacri dell'underground, deve - evidentemente - aggiungere originalità alle proprie produzioni. Insomma, un disco del genere, per quanto molto sentito e curato, non aggiunge nulla al livello lirico della scena, nonostante l'indirizzo sia quello giusto, lontano dagli schemi precostruiti e dagli atteggiamenti finti dei cliché. E' un gran punto di partenza, questo è certo, capace di indicare la direzione da seguire, ma necessita di argomenti nuovi, idee che sappiano sfruttare le mille potenzialità della scrittura Rap. Nel caso in cui questi passi non vengano fatti si corre il rischio di essere surclassati da gente che, magari ugualmente a corto di spunti innovativi, fa propri quelli della tradizione - qualunque produzione di un rapper emergente tratta di amore per la cultura, difficoltà nel rapporto amoroso e rivendicazione della propria identità, senza farsi mancare il pezzo autobiografico né quello spocchioso - presentandoli, però, con una tecnica da maestro. Di gente del genere, anche senza uscire da Bologna, ce n'è a bizzeffe - grazie al cielo - quindi conviene attrezzarsi se si vuole dire la propria all'interno di tanti imitatori. |
TRACK LIST |
Nosta & Madj - Alma mater
(Autoproduzione 2011)
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