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Open Mike Eagle - Rappers Will Die Of Natural Causes
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Reviewed by
Jonathan
VOTO (da 1 a 5)
:
4,5
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Uscito un po' di mesi fa (seguirà "4nml Hsptl") e recuperato solo di recente grazie a un amico infottato col Rap strano, eccovi l'amico Mike, con Open prima e Eagle dopo. "Rappers Will Die Of Natural Causes" è un lavoro abbastanza particolare, ma con il pregio di essere facilmente fruibile da chiunque abbia un minimo di buon gusto. La cosa che si nota nell'immediato è la musica. Sono rimasto molto colpito dall'averlo visto presentare i suoi pezzi live armato di pad e diavolerie elettroniche varie in un paio di video su youtbe, e il disco ha confermato l'impressione che mi ero fatto. Siamo di fronte a un prodotto musicale che non è semplicemente Hip-Hop, l'approccio sicuramente lo è, ma si arricchisce di diversi elementi Elettronici e a volte persino Rock. L'Hip-Hop, però, è presente in grandi quantità. Prendete il Rap, ad esempio. Non c'è nulla di sperimentale, le rime sono tutte dove dovrebbero essere senza neppure un tentativo d'interrompere la rassicurante circolarità dei classici del genere, ma sarebbe risultato cacofonico sentire Mike rappare in maniera astrusa su dei beat che puntano a creare un rapporto piuttosto intimo con l'ascoltatore (si veda la bellissima traccia d'apertura, arricchita da un ottimo cantato/sussurrato dello stesso OME), perciò direi che va premiata la scelta artistica di volare basso (si fa per dire, è assolutamente tutto di ottimo livello). S'imprimono abbastanza in fretta i testi, invece, tutti volti ad offrire un approccio coscenzioso (inteso come dotato di coscienza artistica) e antitetico alle uscite più recenti dei vari rapper dal grilletto facile, come la titletrack e vari versi testimoniano. Il messaggio, come negli anni d'oro del genere, è al centro del progetto di Mike e se non è Hip-Hop questo, ditemi voi cosa lo è. Musicalmente, bisogna fare i complimenti al team di produttori che si sono occupati del tutto, perché pur essendo molti il suono arriva in maniera omogenea e soprattutto adatta all'incedere dell'mc, con diversi elementi Elettronici che emergono in maniera abbastanza continua e il tradizionale boom bap che, a volte, viene sostituito da ritmi più rarefatti e minimali (la seconda traccia ha una batteria abbastanza scarna, a differenza di tutte le altre composizioni). L'interpretazione può lasciare all'inizio un po' straniti: le rime vengono canticchiate o sussurrate e mai accade che un concetto venga espresso con rabbia o fotta, cosa che potrebbe lasciare scontenti gli ascoltatori meno possibilisti; sinceramente, ritengo sia una scelta assolutamente perfetta per esprimere la personalità di Mike (un laureato in psicologia, per la cronaca). Questo è il tipico disco che andrebbe scoperto da tutti e sto cercando di dirvi il meno possibile proprio perché è giusto che lo ascoltiate per bene. Diciamo che potrebbe essere l'alternativa, come suggeritomi da un amico, al Kid Cudi del primo album, se vi era sembrato troppo mainstream (è comunque un paragone davvero scherzoso, i due hanno differenze abissali), e magari il primo passo per scoprire un approccio completamente diverso qualora malsopportiate il Rap tradizionale, senza necessariamente volgere lo sguardo a produzioni più apocrife come potrebbe essere un disco di Dose One. Non vi segnalo nessuna traccia e non vi cito nessun verso, ma se devo offrire la mia classifica direi che "No Body Nose", la titletrack e la traccia di apertura sono lì sul podio in posizione stabile. Personalmente, uno dei miei album del cuore. |
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TRACK LIST |
Open Mike Eagle -
Rappers Will Die Of Natural Causes
(Hellfyre Club 2011)
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